Osimo, rapina a mano armata nella villa dell'imprenditore Fausto Pigini: la moglie minacciata con una pistola

La villa assaltata dalla gang e l'imprenditore Fausto Pigini
OSIMO - Rapina a mano a armata lunedì in tarda serata nella villa dell’imprenditore delle calzature Fausto Pigini. Erano passate le 22,45 quando quattro malviventi...

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OSIMO - Rapina a mano a armata lunedì in tarda serata nella villa dell’imprenditore delle calzature Fausto Pigini. Erano passate le 22,45 quando quattro malviventi hanno fatto irruzione saltando la recinzione e forzando una porta finestra al piano terra della villa che si trova in via Sant’Ambrogio, nella nuova zona residenziale vicino all’asilo di San Sabino, uno dei rioni più chic di Osimo, con diverse residenze di pregio panoramiche e con piscina.

L’irruzione

I quattro banditi erano tutti a volto coperto, guanti alle mani, vestiti di scuro e, a quanto pare, un paio anche armati di pistola. Non è chiaro se vera o solo giocattolo. In casa c’era la moglie dell’imprenditore che è stata minacciata con l’arma e immobilizzata. L’hanno trattenuta con la forza a terra costringendola a fornire tutte le indicazioni necessarie per trovare e aprire la cassaforte, ma «per fortuna non c’è stata una colluttazione, la rapina è durata una ventina di minuti, poteva finire peggio, mia moglie è rimasta lucida e non è stato necessario ricorrere alle cure del pronto soccorso» ha spiegato ieri ancora scosso Pigini. Che lunedì sera era stato fuori per una cena di lavoro ed è stato avvertito dalla moglie, che l’ha chiamato al telefono terrorizzata appena i banditi se ne erano andati con un bottino che si aggirerebbe tra i 10mila e i 20mila euro, compresi contanti, gioielli e oro. «Di sera non resta mai da sola e quando ci allontaniamo da casa inseriamo sempre il sistema d’allarme» ha spiegato l’imprenditore. Allarme che invece lunedì non era stato azionato, forse perché Pigini sarebbe stato fuori solo paio d’ore e a casa c’era la moglie. Quando infatti lo ha chiamato, l’imprenditore era già lungo la strada di rientro a San Sabino. «Sono arrivato di corsa ma non c’era più traccia dei ladri, nessuno li ha visti scappare» spiega Pigini. A quanto pare i vicini che abitano nelle ville adiacenti non si sono resi conto di nulla. Nessuno aveva notato movimenti sospetti nelle ore antecedenti, anche se il blitz fa pensare che i ladri avessero studiato bene come e quando muoversi. Non è chiaro se i quattro avessero un complice che fungeva da palo all’esterno, con un auto ad attenderli per poi scappare. Dovranno chiarirlo i carabinieri della Compagnia di Osimo che sono intervenuti verso le 23,30, arrivati a sirene spiegate squarciando il silenzio di un apparente tranquillo lunedì sera. I residenti della zona quando hanno notato le tre pattuglie, due dei carabinieri osimani e una della scientifica arrivata da Ancona, hanno capito che era successo qualcosa di grave a casa dei Pigini. Che è un personaggio molto noto in Valmusone. Fondatore della Pigini Srl, che produce calzature d’alto livello con stabilimento a Squartabue, tra Castelfidardo e Recanati, aveva ceduto la maggioranza dell’azienda 20 anni fa al Gruppo Gucci, aumentando anche nel tempo i dipendenti.

Personaggio poliedrico

L’imprenditore è impegnato anche nel mondo dello sport, prima nel Porto Recanati e poi, da ormai diversi anni, ai vertici societari del Castelfidardo Calcio, dove oltre ad essere sponsor e patron, è stato anche responsabile scouting. Utili alle indagini saranno le telecamere private e quelle che il Comune ha piazzato sulle principali vie di accesso a Osimo, compresa la provinciale che attraversa San Sabino e quella sottostante di Campocavallo.

 

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Corriere Adriatico