Violentata in hotel ad Ancona, ventenne toscana denuncia il collega di lavoro milanese: «Lo imploravo di smettere, non si fermava»

Violentata in hotel ad Ancona, ventenne toscana denuncia il collega di lavoro milanese: «Lo imploravo di smettere, non si fermava»
ANCONA «Lo imploravo di smettere, di andarsene: ma lui non si è fermato e ha continuato ad abusare di me». È scoppiata in lacrime, davanti ai poliziotti,...

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ANCONA «Lo imploravo di smettere, di andarsene: ma lui non si è fermato e ha continuato ad abusare di me». È scoppiata in lacrime, davanti ai poliziotti, mentre ripercorreva la notte di violenze subite in hotel da un collega di lavoro. La 20enne toscana, dopo essere stata dimessa dal pronto soccorso di Torrette, ha trovato il coraggio di denunciare il bengalese che avrebbe approfittato di lei.  


La ricostruzione 


L’accusa, per il trentenne residente a Milano, è pesantissima: dovrà rispondere di violenza sessuale. Lui nega tutto e sostiene che quel rapporto consumato in una camera d’albergo di fronte alla stazione di Ancona, nella notte tra venerdì e sabato, sia stato consenziente. Drammaticamente opposta è la versione della ragazza che attorno alle 4,30 ha chiamato il 112 in lacrime: «Mandatemi un’ambulanza, sono stata violentata». Una volta dimessa dall’ospedale, si è presentata in questura per denunciare il giovane che, come lei, lavora sui treni nell’ambito del servizio di ristorazione. Venerdì avevano fatto la stessa tratta e si sarebbero dovuti fermare per una notte ad Ancona. Così, ritrovandosi nello stesso albergo, hanno deciso di trascorrere la serata insieme. Hanno cenato, bevuto un paio di birre e poi hanno proseguito la serata in camera, scambiando quattro chiacchiere. Lui avrebbe tentato un approccio, lei si sarebbe tirata indietro. «Gli ho detto di smettere e invece ha continuato, approfittando di me», ha riferito la vittima, sotto choc, alla polizia. Quando gli agenti sono arrivati in hotel, il presunto stupratore era ancora lì, non è scappato, ma continuava a negare tutto. Per ora è stato denunciato a piede libero, ma rischia di finire a processo per violenza sessuale. 

 

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Corriere Adriatico