Conero, sopralluogo degli ambientalisti per l'attivazione dell'area marina protetta

Conero, sopralluogo degli ambientalisti per l'attivazione dell'area marina protetta
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ANCONA - La Eco1, esempio vincente di conversione dell’ attività di pesca in turistico-ambientale è di recente salpata, grazie al Parco del Conero, con un gruppo di ambientalisti per studiare il tratto di mare interessato dalla possibile costituzione dell’ Area Marina Protetta.






Il peschereccio è famoso grazie al progetto Ecosee/a, finanziato dalla Commissione Europea e coordinato dall’Ente Parco del Conero, finalizzato a promuovere un migliore equilibrio tra la flotta di pesca europea e le risorse a disposizione della pesca, con la trasformazione di un peschereccio in natante per le attività di monitoraggio-ricerca e visite in mare.



Nei giorni scorsi, due equipe delle Associazioni Italia Nostra e Legambiente hanno effettuato una “verifica sul campo”, lungo le coste del promontorio per monitorare lo stato dei luoghi e le condizioni dello specchio d’ acqua. La mattina l’equipe di Legambiente con Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche e Vitaliano d’Addato del circolo Legambiente il Pungitopo di Ancona.



Nel pomeriggio è entrata in azione Italia Nostra con Stefano Paleri, guardia ecologica, Riccardo Picciafuoco, paesaggista, Maurizio Sebastiani e Enzo Nardella, per studiare i movimenti franosi naturali che interessano la falesia e l’attività umana, le grotte e l’accessibilità lungo gli stradelli.



I due gruppi di naturalisti si sono poi scambiati le rispettive impressioni dell’ispezione e dei sopralluoghi che hanno permesso di prendere atto della “vitalità” della costa anche nei suoi movimenti franosi. Quest’ ultimi sono naturali e richiedono, in alcuni luoghi, l’assunzione di comportamenti prudenziali da parte dei bagnanti.





Si è registrata la presenza poi, di numerosi esemplari di meduse, segno questo di una buona qualità delle acque marine. Molti i turisti e i bagnanti a godere del territorio, che sottolineano l’importanza e il valore del Parco del Conero come una delle mete riconosciute e privilegiate della Regione Marche.



"Tutto depone - affermano i promotori dell'iniziativa - quindi a favore della costituzione della riserva marina, affinché sempre più frequenti siano le iniziative di tutela, di conoscenza didattica e scientifica, di corretta valorizzazione di un patrimonio naturale di inestimabile valore. L’istituzione dell’area protetta significherebbe molto anche dal punto di vista economico e turistico, per una sana crescita del territorio fatta di qualità e nel pieno rispetto dei valori ambientali". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico