Ancona, «Paghi in anticipo o l'affare sfuma»: truffatori online sempre in agguato

Ancona, «Paghi in anticipo o l'affare sfuma»: truffatori online sempre in agguato
ANCONA Occhio a chi, quando trattate un acquisto online, vi fa fretta spiegando che ha già tante offerte e vi chiede di pagare in anticipo per non perdere l’affare....

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ANCONA Occhio a chi, quando trattate un acquisto online, vi fa fretta spiegando che ha già tante offerte e vi chiede di pagare in anticipo per non perdere l’affare. Guai a seguire le indicazioni di che al telefono vi spiega come ricaricare al postamat la vostra carta prepagata, fingendo un acquisto, perché in realtà vi sta addebitando la somma, anziché accreditarla. E non abboccate se vi arriva un’email di un cittadino francese interessato a un vostro annuncio di vendita, che vi chiede però di anticipargli le spese doganali: bidone garantito al cento per cento. 

 
Sono tutte situazioni tipiche di un truffatore in agguato, che aspetta solo di incassare il pagamento online dell’anticipo per svanire nel nulla senza consegnare il bene all’acquirente che ha pagato o perfezionare il pagamento che ha promesso. Un fenomeno purtroppo sempre più diffuso, come dimostrano le numerose inchieste - alcune arrivate già alla denuncia dei truffatori - avviate dai poliziotti della Squadra Mobile di Ancona, sezione Reati contro il patrimonio, e coordinate dalla Procura dorica su casi di truffe online. Il format più collaudato riguarda gli annunci di compratori. I truffatori, da varie località italiane, “battono” i siti web specializzati nell’e-commerce e agganciano internauti intenzionati ad acquistare qualcosa e gli propongono proprio quel bene a un prezzo concorrenziale. Nelle inchieste della Mobile dorica la casistica riguarda beni di ogni genere, soprattutto gadget elettronici (computer, tablet e smartphone), ma anche animali, gatti e persino un serpente. La truffa contempla anche una recita al telefono, perché spesso l’acquirente contatta di persona il venditore-truffatore, al numero indicato nell’annuncio. «Guarda che ho già delle trattative ben avviate con altri utenti che mi hanno contattato - è il bluff - , se sei davvero interessato chiudiamo subito l’affare con un anticipo».
Spesso l’impostore chiede addirittura il pagamento anticipato dell’intero prezzo, fornendo un codice iban. Ma quelle coordinate, si scoprirà solo dopo, non corrispondono a un conto corrente bancario tradizionale, ma a una PostePay evolution, una carta prepagata ricaricabile. Appena ricevuto l’accredito, il truffatore non risponde più al numero di cellulare - spesso intestato a soggetti all’oscuro di tutto - e l’annuncio di vendita viene rimosso. Occhio ai pagamenti con postpay anche quando, anziché acquistare, si deve vendere qualcosa. Per quanto possa sembrare assurdo, la Mobile si sta occupando anche di casi in cui il truffatore, fingendo un acquisto, convince il venditore a portarsi davanti a uno sportello postamat per fare in diretta le operazioni di accredito e poi invece gli dà le indicazioni al contrario e si ricarica la carta.

Ma l’ultima frontiera delle truffe online si allunga dalla Francia. A chi propone in vendita su un portale beni di un certo valore, arrivano non si sa come delle email di cittadini francesi interessati, che per essere credibili inviano copie di carte d’identità. Poi, chiedono l’anticipazione di spese doganali per far andare a buon fine l’affare. è capitato a un avvocato anconetano che aveva messo in vendita online una costosa enciclopedia giuridica con tanto di libreria a muro, per un valore di circa 20mila euro. Il finto acquirente prometteva un bonifico immediato ma chiedeva di anticipargli 400 euro per pagare la dogana. L’avvocato s’è consultato con la Mobile e la truffa è stata sventata. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico