Osimo, la figlia denuncia: «Mi ha picchiato con la stampella». Sei mesi per lesioni al padre, condannato anche il fratello di lei

Osimo, la figlia denuncia: «Mi ha picchiato con la stampella». Sei mesi per lesioni al padre, condannato anche il fratello di lei
OSIMO - Sei mesi di reclusione al padre, pena sospesa; quattrocento euro di multa al figlio. È terminato con una doppia condanna il processo incardinato dalla procura...

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OSIMOSei mesi di reclusione al padre, pena sospesa; quattrocento euro di multa al figlio. È terminato con una doppia condanna il processo incardinato dalla procura dopo la denuncia sporta da una ragazza osimana di 25 anni contro il papà e il fratello minore. Il primo, 48enne, doveva rispondere di lesioni personali, mentre il secondo, 22enne, di violazione di domicilio e minacce aggravate. La condanna per il giovane è arrivata solo per quest’ultimo reato, per l’altro c’è stata l’assoluzione decretata ieri mattina dal giudice Carlo Cimini.

 

Il racconto

A ripercorrere i fatti, in una delle scorse udienze, era stata la vittima, parte civile con l’avvocato Laura Catena. Si tratta di due episodi di violenza. Uno fa riferimento al 13 agosto 2022, quando sarebbe esploso nell’auto un litigio tra padre e figlia per la gestione di una casa familiare. In aula le parti hanno dato versioni completamente differenti. La ragazza: «Appena sono salita in auto mi ha chiuso le portiere. Mi ha picchiata, strattonata e tirata per i capelli. I miei occhiali si sono rotti». Era riuscita a fuggire. «Mio padre - aveva detto - ha cercato di fermarmi e mi ha bloccato contro la portiera. Sentendo le urla, mia nonna è uscita di casa e lui le ha preso una stampella per colpirmi. Sono caduta a terra». Erano arrivati i carabinieri e la ragazza era finita al pronto soccorso: 7 giorni di prognosi.

Il papà, difeso dall’avvocato Edoardo Massari, ha sempre sostenuto di non aver aggredito la figlia. Sarebbe stata lei a picchiarlo e graffiarlo in volto. «Mi voleva conficcare un ferro in faccia. Le ho prese e basta. Quando è scesa dall’auto ha dato una spinta a mia madre, che è caduta. Le ho dovuto prendere la stampella, non l’ho usata contro mia figlia» aveva sostenuto lui davanti al giudice. Il 5 novembre del 2022 è la data dell’altro episodio finito sotto la lente del tribunale dorico. Qui è stato tirato in ballo il fratello 22enne della vittima. Tra i due i rapporti erano tesi. Quella sera, lei era a casa. Lui, che in quel momento viveva in un’altra abitazione, si sarebbe presentato nell’appartamento della sorella fuori di sé. Stando a quanto riportato dalla vittima, aveva sfondato la porta di casa e poi quella della camera dove la 25enne si era barricata. Dopodiché, c’erano state le minacce con un coltello: «Ti uccido» le avrebbe detto.

La fuga

Lei era riuscita a scappare, a nascondersi in giardino e a chiamare i carabinieri. Nei mesi precedenti, stando a quanto emerso, il fratello l’aveva più volte minacciata: «Mi diceva che mi avrebbe uccisa, che mi avrebbe fatta a pezzi con la motosega» aveva riferito la ragazza in lacrime, ricordando le frasi minatorie ricevute prima dell’episodio di novembre 2022.

 

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Corriere Adriatico