Bulli scatenati: danni e imbrattamenti. Osimo, la scuola sotto scacco della baby gang

Bulli scatenati: danni e imbrattamenti. Osimo, la scuola sotto scacco della baby gang
OSIMO Una baby gang di ragazzi tra i 15 e i 17 anni si diverte a creare sporcizia, danni, imbrattamenti ma anche a compiere blitz nel cortile della scuola elementare e media di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

OSIMO Una baby gang di ragazzi tra i 15 e i 17 anni si diverte a creare sporcizia, danni, imbrattamenti ma anche a compiere blitz nel cortile della scuola elementare e media di Osimo Stazione. Così le insegnanti hanno preso carta e penna firmando una accorata richiesta di decoro e sicurezza inviata a Comune e commissariato di polizia.

 

Le docenti raccontano che, a causa di un mancato citofono, i cancelli di ingresso al pubblico della scuola sono aperti di giorno e così, durante le lezioni, sono stati segnalati dei ragazzi di scuola superiore che entrano nel cortile provocando danni nell’Aula natura, specialmente di sabato, quando non hanno loro stessi lezione.

I disagi

«Oltre a costituire un disturbo allo svolgimento delle attività didattiche rappresenta una violazione della sicurezza all’interno della struttura» scrivono le insegnanti. Gli stessi ragazzi avrebbero sradicato le piantine, lasciato cicche e pacchetti di sigarette a terra nell’orto botanico all’esterno della scuola, danneggiando la nuova Aula natura Wwf. Stando alle docenti la baby gang di Osimo Stazione avrebbe anche utilizzando, chissà per fare cosa, dell’attrezzatura conservata all’interno della serra, come vanghe e rastrelli, lasciandoli poi davanti ai cancelli della scuola. Di notte, secondo le ricostruzioni, si radunano nel tratto di strada isolata e poco illuminata vicino alla palestra scolastica, accendendo piccoli falò e lasciando sporcizia, oltre a deturpare i muri con scritte volgari. A farsi portavoce di questa situazione è stato il consigliere comunale di Progetto Osimo Futura, Achille Ginnetti, che ha lo studio medico a due passi dalla scuola della Stazione. In merito ha protocollato una interrogazione con la quale chiede al sindaco di intervenire essendo prima autorità di pubblica sicurezza e di spiegare come. Rinnovando poi i solleciti delle insegnanti, ovvero accelerare l’iter per installare il citofono, applicare nuovi punti luce e spycam per rendere più sicura la zona e implementare i controlli da parte delle forze dell’ordine, specie di sera.

Il sindaco Pugnaloni ieri ha risposto alla dirigente scolastica Michela Antonella Vincitorio: «In merito alle segnalazioni giunte dal plesso scolastico di Osimo Stazione, di competenza dell’Istituto Comprensivo Bruno da Osimo, stiamo intervenendo su più fronti per migliorare decoro e sicurezza del luogo» spiega. Intanto le telecamere «sono state acquistate a dicembre scorso e sono in fase di installazione nei luoghi individuati da Comune e Polizia locale, compresa la zona antistante la scuola e la palestra di Osimo Stazione».

Più controlli

Pugnaloni assicura di aver chiesto nel frattempo una «intensificazione dei controlli da parte della Polizia locale con pattugliamenti specifici nelle aree adiacenti il plesso scolastico». Rivela inoltre che «nel bando vinto da Dea Spa per il rinnovo e la gestione della pubblica illuminazione cittadina saranno posizionati 5 punti luce aggiuntivi proprio vicino al cortile della scuola e al parco urbano della frazione». Infine, spiega che l’impianto di citofonia richiesto, che permetterà di chiudere i cancelli di ingresso al pubblico, è stato già ordinato con impegno di spesa di 8.000 euro.

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico