Osimo, incendio in un palazzo: paura per otto famiglie. I condomini chiedono aiuto dai balconi, evacuato l'intero stabile

Osimo, fiamme in un palazzo: paura per otto famiglie. Evacuato l'intero stabile
OSIMO – Paura questa sera in via Ungheria ad Osimo per un incendio divampato all'interno di un palazzo. Sono stati momenti di panico per 8 famiglie, soprattutto per gli...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

OSIMO – Paura questa sera in via Ungheria ad Osimo per un incendio divampato all'interno di un palazzo. Sono stati momenti di panico per 8 famiglie, soprattutto per gli inquilini dell'appartamento al primo piano in cui si sono sprigionate le fiamme, a quanto pare da un divano.

LEGGI ANCHEAttimi di paura, si incendia una baracca a Roccafluvione: immediato l'arrivo dei Vigili del Fuoco

Le chiamate

Numerose le chiamate al numero unico d'emergenza 112 da parte dei residenti della zona e degli inquilini del palazzo: alcuni di loro non sono riusciti a scendere in strada perché l'intero condominio era invaso dal fumo, dunque si sono affacciati ai balconi gridando aiuto. Sul posto, attorno alle 22,30, sono intervenuti il 118, i vigili del fuoco di Osimo con l'autobotte da Ancona e i carabinieri. Tutto il palazzo è stato evacuato a scopo precauzionale. L'incendio è stato spento dai pompieri: paura a parte, non risultano feriti, ma una persona è stata portata in ambulanza al pronto soccorso per una sospetta intossicazione. Sono in corso le indagini per risalire alle cause dell'incendio.

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico