OSIMO - Da baby bulli a baby omofobi il passo è breve. La sera di Halloween a San Biagio è terminata martedì verso le 22 con lo sfregio di un’auto in...
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Il pressing
Una bravata si potrebbe pensare. Un brutto scherzo nella festa di Halloween. Ma la realtà racconta di episodi ciclici con il 46enne preso di mira dai giovani, tutti con ogni probabilità residenti nella zona. «Il primo episodio risale ormai a tre anni fa, non sono fatti continui, ma ormai ho perso il conto», ha spiegato ieri la vittima delle offese omofobe. Racconta la sua storia con la garanzia dell’anonimato, per evitare che possa essere bersaglio di ulteriori ritorsioni da questa banda chesarebbe un concentrato di vandalismo e razzismo. «Già due anni fa –rivela il 46enne sambiagese d’adozione- vennero sorpresi dalla polizia in una retata notturna mentre fumavano spinelli lungo la strada. Non si rendono proprio conto dei pericoli, sono sfacciati, vivono di una realtà virtuale, legata a Facebook, e così, perdendo il contatto con la vita vera, diventano protagonisti di episodi che ne dimostrano poca intelligenza e scarsa consapevolezza». Ciò che spaventa «non è solo lo sfregio all’auto e le offese che mi rivolgono sporadicamente, ma –continua il 40enne gay- il fatto che se ragazzini poco più che adolescenti usano già un linguaggio verbale del genere, razzista, ci sono delle chiare responsabilità dei loro educatori, famiglia e scuola in primis». Fortunatamente non sono mai andati oltre il limite, si sono sempre limitati a brutti scherzi e offese, al momento non è stata sporta denuncia. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico