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OSIMO - Entrano in case disabitate, fanno baldoria al loro interno, provocando anche danni e improvvisando bravate. Come salire sul tetto per scattarsi un selfie con il cellulare, con foto da postare evidentemente sui social o mandare agli amici. Oppure appartarsi, ancora sul tetto, con una amica in atteggiamenti intimi, in costume, in pieno giorno. Non hanno regole i ragazzi della baby gang che da mesi imperversa nella zona bassa del rione Sacra Famiglia, periferia sud di Osimo.
Si tratta del quartiere dove già si erano segnalati atti vandalici e incursioni in edifici abbandonati, non solo quelli diroccati.
Il precedente
Qualche settimana prima una residente aveva invece chiamato i vigili del fuoco vedendo uscire del fumo nero da un immobile nel quale i ragazzi erano entrati a fare bravate o semplicemente per appartarsi. All’arrivo dei pompieri per fortuna le fiamme non erano divampate, era solo un principio d’incendio, e all’interno del cantiere non c’era nessuno. Non è andata così invece venerdì pomeriggio, quando 5-7 ragazzi, tutti minorenni e residenti nella zona, a quanto pare nessuno straniero, sono stati visti entrare in una palazzina in via Martin L.King, proprio tra l’ormai famosa via Fanfani in preda al degrado per il cantiere incompiuto e la zona più a sud delle case popolari con i tetti blu.
Il racconto
In quella palazzina di tre piani, isolata dalle altre, i ragazzini sono entrati forzando le persiane e rompendo dei vetri. O almeno così hanno raccontato dei vicini sentendo il rumore nitido e ripetuto di vetrate infrante. Una palazzina non diroccata, anzi, abitata fino a pochi anni fa ma ora messa in vendita dal proprietario. La baby gang non si è accontentata di entrarci per bivaccare: alcuni dei ragazzini sono anche saliti pericolosamente sul tetto, come dimostra la foto scattata da un residente verso le 17. Alla chiamata ai carabinieri per quell’ennesimo blitz in case disabitate, è seguito l’intervento non solo dell’Arma ma anche di una pattuglia della polizia di Stato, verso le 19, con sollecito ai giovani a scendere dal tetto. Sul posto sarebbe poi intervenuto anche un genitore residente lì vicino.
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Corriere Adriatico