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MONTEMARCIANO - I giorni del dolore, dell’incredulità, della disperazione. Sul lungomare è una domenica estiva come tante. C’è gente sulla spiaggia e allo Chalet i clienti apprezzano il variegato menù di pesce. Lungo il litorale la fila di auto e camper parcheggiati è lunga. Eppure la staccionata che delimita la zona riservata ai camper, a un certo punto, è interrotta dal vuoto e da un nastro messo a protezione. Si scorge una rosa rossa annodata alla balaustra e un mazzo di fiori bianchi adagiato a terra: è quello il punto dove Alberto Catani e Stefania Viterbo sono stati travolti dalla Panda condotta da una 38enne di Marina alle 23.30 di giovedì sera.
La conducente dell’auto impazzita, che viaggiava insieme alla figlioletta, era stata arrestata in flagranza di reato ma subito dopo liberata, su ordine del pm, che non aveva ravvisato esigenze cautelari. La Procura aspetta gli esiti ufficiali degli esami dell’alcoltest per decidere eventualmente quali aggravanti contestate all’investitrice, indagata per duplice omicidio stradale.
La cena insieme
I due fidanzato erano in bicicletta, avevano appena finito di cenare allo Chalet e stavano tornando a casa.
I parenti
Anche i familiari di Alberto Catani erano soddisfatti dell’unione dei due giovani. «Abitavamo praticamente tutti insieme – dice Andrea Catani, fratello maggiore di Alberto – ognuno nel proprio appartamento con Antonio ed Eulalia, i nostri genitori sempre vicini. Era bello condividere momenti di serenità: un pranzo, una cena, il caffè. Erano due persone speciali, meravigliose e avevano trovato il segreto della felicità: vivere senza rancori, con serenità e amando le piccole cose di tutti i giorni, senza voli pindarici né desideri irrealizzabili». Le famiglie di Stefania e Alberto hanno un altro dolore che alimenta lacrime e disperazione. «La donna che ha causato l’incidente non ci ha neppure cercato per starci vicino in questo momento o per dimostrarci affetto e comprensione – dicono sia i familiari di Catani che quelli di Stefania Viterbo – e pensavamo che almeno il suo avvocato o i suoi parenti fossero maggiormente sensibili alla tragedia che ci ha colpito». Alberto e Stefania avranno due cerimonie funebri distinte anche perché i familiari della 39enne desiderano che sia traslata nel cimitero di Triggiano, in provincia di Bari, dove questa mattina alle 10 presso la parrocchia San Giuseppe Moscati è previsto il rito funebre. Il funerale di Alberto Catani, invece, si celebra oggi alle 17,30 a Marina di Montemarciano nella chiesa di S.Maria della Neve e San Rocco.
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Corriere Adriatico