NUMANA - Processo con rito abbreviato per l’omicidio della squillo romena Adriana Mihaela Simion, 26 anni, uccisa a coltellate in una villetta a Marcelli di Numana il 7...
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Orlandoni si era intrattenuto con la Simion il giorno del delitto. I due poi, per stessa ammissione dell’imputato, avevano litigato perché lei voleva un compenso extra per la sua compagnia. Il fidardense ha sempre negato di aver ucciso la ragazza e, per la difesa, nulla proverebbe la sua presenza nella casa al momento dell’omicidio. Parti civili i familiari della vittima per 250 mila euro: la Simion venne trovata a terra in una pozza di sangue, sotto il letto al secondo piano, da alcuni amici arrivati ad Ancona dall’Abruzzo perché preoccupati dal fatto che lei non rispondeva al telefono da ore. Il pm Irene Bilotta è convinta della colpevolezza: tra gli elementi d’accusa più significativi, oltre alle dichiarazioni autoaccusatorie ritenute dal tribunale però non utilizzabili, ci sono tracce del dna dell’imputato sulla t-shirt di lei: una macchia di sangue, misto uomo e donna, con genotipo praticamente identico a quello di Orlandoni trovato sulla maglietta indossata dalla vittima. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico