FABRIANO - «I bambini hanno diritto di avere h24 nella città in cui domiciliano assistenza medica. Sono indignata, perché non dico un intero reparto se non si...
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Con la chiusura del punto nascita, infatti, a Fabriano non solo non si nasce più, ma è stato ridotto notevolmente il servizio pediatrico tanto che in reparto, ora diventato ambulatorio, c’è un medico circa 6 ore al giorno. Nelle altre ore, se ci sono emergenze, bisogna raggiungere l’ospedale più vicino: Jesi o Branca-Gubbio. Pochi giorni fa l’ultimo caso della mamma che è dovuta ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’ospedale Profili che poi, dopo valutazione, hanno riferito alla donna di rivolgersi all’Urbani di Jesi visto che a Fabriano non avrebbero potuto ricoverarla. Una situazione non di emergenza, ci tengono a sottolineare dall’Unità operativa d’urgenza della città della carta, che comunque ha portato disagi alla paziente e ai familiari vista la situazione della statale 76 che è un cantiere.
Il clima
«Cosa sarebbe successo se fosse stato inverno con le condizioni meteo poco favorevoli che chiaramente rallentano l’andamento dei mezzi? È inammissibile» conclude la mamma. Ora la piccola è in osservazione breve all’ospedale di Jesi, sta meglio. Fa riflettere, comunque, il depotenziamento dell’ospedale Profili soprattutto nell’ambito materno infantile sotto gli occhi dei riflettori da ormai molti anni. Sono tanti i genitori preoccupati.
Oggi, intanto, si riunisce la commissione per esaminare i 35 pediatri che hanno presentato domanda per il bando indetto dalla Regione Marche per l’assunzione a tempo indeterminato di specialisti. Corsa contro il tempo per trovare almeno 5 pediatri che permetterebbe al reparto dell’ospedale Profili di sopravvivere. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico