Musica troppo alta in un locale scatta una multa da 2mila euro

Musica troppo alta in un locale scatta una multa da 2mila euro
SENIGALLIA - Musica troppo alta a La Buta, multata dopo i rilievi effettuati dagli ispettori dell’Arpam alla presenza della polizia locale. La seconda sanzione, arrivata per...

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SENIGALLIA - Musica troppo alta a La Buta, multata dopo i rilievi effettuati dagli ispettori dell’Arpam alla presenza della polizia locale. La seconda sanzione, arrivata per il locale di via Ugo Bassi, dall’inizio della stagione estiva. La prima risale ad alcune settimane fa ed era stata fatta dalla polizia. Gli agenti avevano contestato in quella circostanza il ballo spontaneo, anche in strada, con gente che si muoveva seguendo le note della musica diffusa dal bar. 


 

La sanzione notificata dalla polizia locale, a seguito delle misurazioni effettuate dall’Arpam, ammonta a 2mila euro. Seguirà nei prossimi giorni un’ordinanza, emessa dal Comune, per imporre venti giorni di silenziatore al locale. La violazione infatti, oltre alla multa, prevede la sospensione della musica. Il controllo mirato è stato eseguito dopo che un esposto e numerose segnalazioni sono arrivate alla polizia locale da parte dei residenti e dei turisti che alloggiavano nelle vicine strutture ricettiv. Per riscontrare quanto turisti e residenti lamentavano, i vigili hanno richiesto l’intervento dell’Arpam, non avendo il fonometro, e non appena un tecnico si è reso disponibile hanno concordato la misurazione all’interno di un’abitazione.

I rilievi hanno confermato uno sforamento nella quantità di decibel che il locale avrebbe potuto produrre, rispettando la normativa. Nonostante siano emersi subito gli sforamenti, i vigili hanno atteso la relazione scritta per notificare il verbale. È il primo provvedimento per musica alta dall’inizio dell’estate. «I controlli sulla musica il Comune li garantisce come ogni anno non appena arrivano segnalazioni da parte dei cittadini o dei turisti – spiega il sindaco Maurizio Mangialardi – questi sono di nostra competenza. Vengono predisposti, con l’ausilio dell’Arpam, per garantire che vengano rispettati i limiti fissati per legge, proprio per garantire quel giusto compromesso tra chi vuole divertirsi e chi desidera riposarsi. Quando non vengono rispettati si agisce di conseguenza».


La guerra dei decibel è scoppiata in ritardo rispetto alle passate estati. Da qualche settimana sta interessando anche il lungomare Marconi e non solo. Il sindaco ha ricevuto infatti personalmente lamentele per il rumore causato dal mezzo della nettezza urbana che la mattina alle 6 scarica il vetro sul lungomare. I turisti hanno chiesti di posticipare il ritiro almeno di un’ora. «La raccolta richiede un’organizzazione tale da rendere molto difficile modificare totalmente le attuali modalità del servizio – spiega il sindaco Mangialardi -, che prevedono la partenza degli addetti il mattino presto da diversi punti della città, in modo da coprire tutto il territorio comunale così da far trovare una città pulita già dalla mattina. Sicuramente – aggiunge - degli interventi migliorativi potranno essere studiati e adottati in futuro». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico