Ha la bronchite, va all’ospedale a Jesi e muore 2 ore dopo a 44 anni. Francesca Fossi stroncata da un doppio arresto cardiaco

Servirà l'autopsia per capire cosa sia accaduto. Si sentiva poco bene dal 17 agosto

Ha la bronchite, va all’ospedale a Jesi e muore 2 ore dopo a 44 anni
JESI Francesca è volata via, all’improvviso. Si è portata via il suo sorriso, la sua allegria contagiosa, la grinta, l’euforia, l’irriverenza. Ed...

Continua a leggere con la nostra offerta speciale:

X
MIGLIORE OFFERTA
ANNUALE
19 €
49,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1 €
4,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
40 €
99,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
JESI Francesca è volata via, all’improvviso. Si è portata via il suo sorriso, la sua allegria contagiosa, la grinta, l’euforia, l’irriverenza. Ed è dura accettare che sia vero. Francesca Fossi, 44 anni, era un vulcano di spumeggiante freschezza. Si è spenta ieri alle 2,20 al Pronto soccorso del Carlo Urbani dove era arrivata con un grave affanno. Due ore dopo il suo arrivo in ospedale, il decesso. 


L’indagine 


Ma al dolore per la morte improvvisa e prematura, si aggiunge il mistero di cosa abbia provocato il decesso: i medici hanno chiesto l’autopsia clinica per chiarirlo. L’esame anatomopatologico sarà eseguito con ogni probabilità nella giornata di oggi. Choc e dolore in Vallesina. Francesca, originaria di Jesi dove aveva studiato all’istituto d’arte Mannucci, abitava e lavorava a Monte Roberto. Era dipendente della ditta Futura Confezioni. Conviveva con il compagno Silvano, con cui dal 2011 aveva una bella storia d’amore. Una ragazza solare Francesca, schietta e irriverente nelle sue idee, sempre allegra e gioiosa, piena di voglia di vivere. Amava lo shopping e i cosmetici, condivideva con entusiasmo i suoi acquisti e le sue passioni sui social. E aveva condiviso con gli amici virtuali anche la rabbia per quella bronchite che dal 17 agosto le dava noia, tanto da costringerla a prendere antibiotici mentre avrebbe voluto uscire, andare al mare. Pensava fosse causata dall’aria condizionata, dal contrasto termico. La terapia antibiotica – prescritta dal suo medico di famiglia – non stava però funzionando. Tanto che venerdì Francesca, in preda a un forte affanno che non la faceva respirare, si è rivolta alla guardia medica. Il medico le ha prescritto un diverso antibiotico, consigliandole però di rivolgersi al 118 o andare in pronto soccorso se avesse continuato quell’affanno. Infatti, sabato sera poco dopo mezzanotte l’affanno è diventato così acuto da dover allertare il 118. Francesca è stata portata con un’ambulanza della Croce rossa al Pronto soccorso. L’arrivo a mezzanotte e mezzo. 


Il ricovero


Il tempo di trasferirla in sala emergenza che il suo cuore ha smesso di battere. I sanitari hanno praticato 40 minuti di massaggio cardiaco per salvarla, e sembrava che ci fossero riusciti. I parametri erano tornati stabili. Subito sottoposta a Tac e a tutti gli esami clinici necessari, ma dopo neanche due ore, un secondo fatale arresto cardiaco. Stavolta purtroppo non c’è stato nulla da fare. Si è spenta alle 2.25 di domenica mattina. La famiglia ha acconsentito alla donazione delle cornee, ieri è stato eseguito l’espianto. Un ultimo gesto di amore. Francesca lascia nel dolore i genitori, il fratello, il compagno e tantissimi amici. Ma ora si indagherà su questo dramma inspiegabile.
  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico