Francesco ucciso a 29 anni dalla malattia Era fisioterapista con la musica nel cuore

Francesco ucciso a 29 anni dalla malattia Era fisioterapista con la musica nel cuore
MORRO D’ALBA - Il rumore di ogni attrezzo nelle sue mani diventava musica. Oggi nessuna melodia, solo silenzio per accompagnare Francesco Ottaviani, fisioterapista di...

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MORRO D’ALBA - Il rumore di ogni attrezzo nelle sue mani diventava musica. Oggi nessuna melodia, solo silenzio per accompagnare Francesco Ottaviani, fisioterapista di professione e musicista del gruppo folk La Raganella per passione, morto domenica sera verso le 22 nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Carlo Urbani di Jesi. Lo stesso reparto dove aveva lavorato anni prima la mamma Maria, medico anestesista in pensione.

Francesco avrebbe compiuto 29 anni a luglio. La notizia della sua prematura scomparsa ha gettato tutta Morro e non solo nella disperazione. Aveva lavorato come fisioterapista per la Us Ancona 1905. Appassionato di musica, basket e viaggi, era figlio unico. Lascia il papà Lucio, la mamma Maria, la fidanzata Giulia e tantissimi amici.
  
Lascia il suo gruppo, che ieri sulla pagina Facebook ha postato foto e ricordi carichi di commozione. «Sempre disponibile, sempre sorridente, pronto a far festa per divertirci insieme e far divertire il nostro pubblico. Continua a sostenerci da lassù». Francesco aveva lottato contro una terribile malattia, ma negli ultimi mesi sembrava che le terapie avessero funzionato. Il male e il dolore non erano stati in grado di spegnere quel suo sorriso dolce e solare. Quel sorriso che infondeva speranza in familiari e amici di poter dire che il peggio era passato e che si poteva guardare con rinnovato ottimismo al futuro.
Invece improvvisamente la corsa in ospedale, il ricovero e le condizioni precipitate fino all’epilogo terribile di domenica. La salma è stata composta alla camera mortuaria dell’ospedale di Jesi. I funerali saranno celebrati oggi pomeriggio alle 15 nella chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo di Belvedere Ostrense. I genitori hanno promosso una raccolta fondi in sua memoria da destinare all’Airc. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico