Ancona, il coding immersivo diventa uno spettacolo per docenti e alunni

Alessandro Bogliolo
ANCONA - Dopo gli straordinari successi di Urbino, Napoli e Catania, sarà Ancona ad ospitare l’appassionante spettacolo di coding immersivo ideato dal prof Alessandro...

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ANCONA - Dopo gli straordinari successi di Urbino, Napoli e Catania, sarà Ancona ad ospitare l’appassionante spettacolo di coding immersivo ideato dal prof Alessandro Bogliolo dell’Università degli Studi di Urbino.


Grazie ad un evento organizzato dall'Istituto Savoia benincasa, nell’ambito della formazione degli Animatori Digitali della Provincia di Ancona, con la gentile collaborazione dell’Università Politecnica delle Marche, giovedì 5 Maggio 2016, a partire dalle ore 9, presso l’Aula Magna del Polo di Monte Dago, Alessandro Bogliolo e Derek Breen, autore del libro Scratch for Kids, coinvolgeranno il pubblico  in due veri e propri esperimenti di programmazione immersiva.

Nel programma, dopo il saluto di Alessandra Rucci, dirigente scolastico Iis Savoia Benincasa, Polo Formativo Digitale Marche, alle 9.45 "L’ora di Codice immersiva" e alle  10.45 "Scratch come non lo avete mai visto". 

«La divulgazione del pensiero computazionale - afferma Bogliolo - è stata riconosciuta come una disciplina fondamentale per l'accrescimento personale e non soltanto per la necessità di  diventare dei programmatori: ha perciò assunto il ruolo di competenza fondamentale e trasversale che tanto prima viene acquisita tanto meglio è».

Da questa consapevolezza sono nate diverse campagne di senbilizzazione. «In particolare - rileva Bogliolo - è nata l'idea di erogare un corso online aperto a tutti ma rivolto soprattutto agli insegnanti». Bogliolo ha perciò creato #Mooc, «un corso aperto online massivo. Agli insegnanti che si iscrivono viene dato il compito di fare attività con la classe coinvolgendo gli alunni: in sostanza si creano due comunità di apprendimento che hanno raggiunto dimensioni inaspettate». Gli insegnanti iscritti sono 5.500, gli alunni già coinvolti centomila.


L'iniziativa sfata anche un antico luogo comune. «Il pensiero computazionale - conclude Bogliolo - è un pensiero creativo capace di andare oltre l'intuizione: il coding dà il rigore per realizzare la propria idea e capire se stai andando nella direzione giusta». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico