Scritte e sgorbi: writer vergogna ad Ancona. Fate presto, pulite il Monumento

Scritte e sgorbi: writer vergogna ad Ancona. Fate presto, pulite il Monumento
ANCONA Non c’è un cane attorno al monumento dell’area per lo sgambamento in via Thaon de Revel. Nel vero senso della parola. Del resto il biglietto da visita...

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ANCONA Non c’è un cane attorno al monumento dell’area per lo sgambamento in via Thaon de Revel. Nel vero senso della parola. Del resto il biglietto da visita è una lapide commemorativa consumata dal tempo. Il messaggio che dovrebbe rendere imperitura la memoria delle imprese dei mille Fido che nella storia hanno servito l’uomo, ha perso parecchie delle lettere bronzee sulla pietra bianca solcata da bave di vernice scrostata, e ha perso pure sacralità. Più che davanti al giusto omaggio ai “nostri amici di ogni tempo e di ogni Paese, dagli umili ai campioni”, sembra essere di fronte a un gioco televisivo in cui c’è da indovinare la frase riempiendo i puntini di sospensione.  


L’altra macchia


Poco più giù, verso il Viale, l’altro Monumento - ben più conosciuto - quello dedicato ai Caduti della grande guerra, non se la passa tanto meglio. Qualche cartaccia qua e là, macchie scure per infiltrazioni o chissaché, e poi le scritte. Ogni faccia dell’altare è sfregiata dal pennarello di writer da strapazzo, sfregi di pensieri e scarabocchi ispirati dall’istinto di vandali improvvisati e ragazzini incivili e perditempo.


I teppisti


Sotto il monumento del Passetto si celebrano le ricorrenze solenni della Repubblica, nel suo cuore il rito ignobile dei teppisti con i colori che imbrattano pezzi di storia e la carezza di una preghiera, o un pensiero, a chi ha sacrificato la propria vita nella prima guerra mondiale. Più di un secolo dopo tocca parlare di guerra ai graffiti urbani. Ha affilato le armi l’assessore alle manutenzioni Stefano Foresi, intanto per cancellare quelle nefandezze e restituire onore ai morti: «Puliamo, puliamo - assicura Foresi - Fino a ieri sono stato dietro agli sfollati del sisma. Il terremoto ha rallentato tutto ma i prossimi giorni ci pensa una ditta di Ancona che vorrebbe fare una pulizia pilota, gratis, con una tecnica particolare». Decoro prima di tutto, anche perché qui i turisti sono ovviamente di casa e non gli si può presentare uno dei simboli di Ancona macchiato dalla mano dei soliti writer. Ma anche caccia ai responsabili perché trovare e punire chi fa quei ghirigori vergognosi significa anche mettere in guardia chi volesse emularli. Le telecamere ci sono, ma per il momento non sembrano aver sortito gli effetti sperati, anche perché devono essere puntate in maniera diversa. 


La soluzione


Ancora Foresi: «Bisogna metterne una direttamente sull’altare, perché è coperto e non si riescono a inquadrare quelli che vanno e scarabocchiano». Occhi elettronici della videosorveglianza si aprono un po’ dappertutto in città, specie nei punti sensibili, gli angoli nel mirino dei vandali ragazzini. «Abbiamo messo 12 telecamere al PalaBrasili e 7 ai giardini di via Scosciavalli e alle Pie Venerini. Abbiamo iniziato il cantiere in via Pacifico Ricci e alle Fornaci comunali dove il progetto prevede di realizzarne 14, stiamo per fare una determina per a metterne 6 o 7 al palazzo viola di Torrette». Magari è la volta buona per dare un volto a chi si diverte a imbrattare monumenti e beni pubblici. E perché inizi a pagare.
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Corriere Adriatico