Montemarciano, ruba le catenine ad un 15enne che balla allo chalet, poi le restituisce e le riprende di nuovo. A giudizio per il furto bis

Una pattuglia dei carabinieri all’ingresso del tribunale
ANCONA - Sfila due catenine d’oro dal collo di un 15enne che stava ballando in uno chalet di Marina di Montemarciano. Poi, ha un accenno di pentimento e restituisce il...

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ANCONA - Sfila due catenine d’oro dal collo di un 15enne che stava ballando in uno chalet di Marina di Montemarciano. Poi, ha un accenno di pentimento e restituisce il malloppo al legittimo proprietario. Caso chiuso? Macché. Il ladruncolo torna ancora sui suoi passi e non solo ruba di nuovo le collane, ma mette anche le mani su 10 euro trovati nel marsupio dell’adolescente. Il furto bis è costato a un anconetano di 22 anni residente a Falconara un processo davanti al giudice Corrado Ascoli.

 

Le spycam

Il dibattimento inizierà il 22 maggio con l’audizione dei primi testimoni. Vittima del doppio blitz era stato un ragazzino di 15 anni che, al momento dei furti, stava in uno chalet di Marina di Montemarciano. Era la serata del 3 agosto del 2022. Il ragazzino aveva subito sporto denuncia ai carabinieri, le cui indagini avevano avuto impulso anche grazie al sistema di videosorveglianza di cui è dotato il locale. Tra l’altro, pare che vittima e ladruncolo si conoscessero almeno di vista. Un dettaglio per inchiodare il 22enne finito a processo e difeso dall’avvocato Emanuele Senesi.

I fatti

Ieri si è tenuta al quinto piano del tribunale di Ancona l’udienza pre-dibattimentale. L’imputato deve rispondere di furto e furto con strappo per i due episodi avvenuti in sequenza, uno di seguito all’altro. Stando a quanto è stato possibile ricostruire, con estrema destrezza, il ragazzo finito sotto accusa s’era avvicinato all’adolescente e con un mossa fulminea gli aveva sfilato dal collo le collanine d’oro che stava indossando. Dopo il furto sarebbero sopraggiunti due fattori: il (probabile) pentimento e, poi, quello fondamentale degli amici. Erano stati loro, dopo aver saputo del raid ai danni del 15enne, a convincere l’imputato a restituire il bottino. Non ne valeva la pena finire nei guai. E così, il giovane aveva restituito il malloppo al 15enne, il quale aveva riposto le collanine all’interno del suo marsupio. La vicenda sembrava essersi chiusa lì. E invece no.

Il secondo round

Dopo pochi minuti, sempre secondo la versione accusatoria, il 22enne era tornato alla carica e senza farsi vedere aveva messo le mani sul marsupio, appoggiato su un tavolino dello chalet. Non solo aveva rubato le collanine sfilate in precedenza, ma pure i contanti che aveva trovato all’interno del marsupio: 10 euro. Poi, se ne era andato. La povera vittima, tornata al tavolo, aveva preso atto di essere stata beffata due volte e aveva sporto denuncia. Il 22enne non ha scelto riti alternativi sicuro di poter smontare le accuse nel corso del processo.

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Corriere Adriatico