«Paga il debito o ti taglio la gola» Condannato dopo la minaccia

«Paga il debito o ti taglio la gola» Condannato dopo la minaccia
MONTEMARCIANO - «Paga il debito altrimenti ti taglio la gola. Sai come lavoriamo noi». Secondo l’accusa, sarebbero state queste le frasi utilizzate da un 25enne...

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MONTEMARCIANO - «Paga il debito altrimenti ti taglio la gola. Sai come lavoriamo noi». Secondo l’accusa, sarebbero state queste le frasi utilizzate da un 25enne albanese per ottenere, con gli interessi, la somma di denaro – mille euro – che aveva prestato a una 54enne in difficoltà economiche residente a Montemarciano. L’uomo, dopo aver pressato la donna per quasi un anno, era stato arrestato dai carabinieri mentre prendeva dalla vittima 400 euro. 

Era il 27 luglio 2012. A oltre cinque anni di distanza, è finito ieri mattina il processo per l’albanese, difeso dall’avvocato Marina Magistrelli. In un primo momento il giovane, residente a Senigallia, ha affrontato il procedimento rispondendo all’accusa di estorsione aggravata. Durante la requisitoria, il pm ha derubricato il reato in esercizio arbitrario delle proprie ragioni, ridimensionando il fatto e il racconto della vittima, Per l’imputato, la procura aveva chiesto una condanna a dieci mesi di reclusione. 


Il collegio ha decretato una pena di sei mesi. La vittima, che all’epoca dei fatti era disoccupata, si era costituita parte civile tramite gli avvocati Elena Martini e Cristina Bolognini. Era stata la stessa donna a rivolgersi ai carabinieri di Falconara due giorni prima dell’arresto in flagranza dell’imputato. La 54enne aveva raccontato di aver maturato un debito di mille euro con l’albanese. Durante la consegna dei soldi, era stato sottoscritto una sorta di contratto che impegnava la donna a restituire 500 euro in più rispetto alla somma elargita dallo straniero. Gli interessi, secondo quanto raccontato, potevano essere resi con calma. E invece, il 25enne si sarebbe fatto sotto quasi subito, a suon di minacce di morte. I mille euro, secondo la parte civile, sarebbero stati restituiti a gennaio 2012. Ma non sarebbe stato abbastanza. Gli interessi sarebbero presto saliti a 2500 euro. La donna si era rivolta ai militari che avevano organizzato la trappola per il 25enne, arrestato in casa della vittima mentre si faceva consegnare una busta con all’interno 400 euro. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico