MONTEMARCIANO - Mezz’ora. Tanto è passato tra il furto e l’arresto. Il tempo di caricare in auto tre sacchi pieni di profumi appena rubati, per un valore di...
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Per impossessarsi dei profumi hanno combinato un disastro. Fanno impressione le immagini scattate dai titolari dei due negozi visitati, una parrucchieria (dalla quale, però, non hanno asportato nulla) e una profumeria.
I tre malviventi avevano studiato bene il piano. Uno di loro, il palo, è rimasto all’esterno ad attenderli a bordo di un’Audi A6 scura, mentre i due complici, armati di attrezzi da scasso, sono saliti sul tetto con una scala e con la stessa si sono calati all’interno del centro commerciale, dopo essersi aperti un varco sfondando il lucernaio. Così sono piombati all’interno della parrucchieria Jadis by Antonio, dove hanno cercato inutilmente qualcosa da rubare.
«Per rovistare nel magazzino hanno danneggiato molti prodotti, ma non hanno preso niente - racconta Antonio Schipani, il titolare -. Quando mi hanno chiamato, mi è preso un colpo. In negozio sembrava passato un uragano. C’erano ancora una scala, un piccone e un’ascia: li hanno abbandonati lì prima di scappare. Sul soffitto c’è un buco, hanno sfondato il cartongesso. Oltre al danno, pure la beffa: non potrò lavorare fino alla prossima settimana perché ci sono luci che penzolano ed è tutto sfasciato. Per fortuna siamo assicurati, ma insomma: non è possibile che i ladri siano entrati così facilmente, bisogna fare qualcosa per la sicurezza perché in questo centro commerciale mancano le telecamere e un sistema d’allarme adeguato».
Il vero obiettivo della banda dell’Est non era la parrucchieria, ma la profumeria attigua. Per arrivarci, non sono passati dalla porta, ma direttamente dal muro del magazzino: l’hanno abbattuto a picconate, creando un foro del diametro di un metro. Con un balzo si sono intrufolati all’interno di “Marche Profumi” facendo razzia di prodotti. Inoltre, hanno forzato il registratore di cassa per rubare alcune centinaia di euro. Poi sono scappati dallo stesso punto in cui erano entrati, cioè dal tetto, lasciandosi alle spalle danni alle strutture per migliaia di euro. Pensavano di averla fatta franca, ma arrivati ad Ancona, all’altezza della stazione, l’Audi A6 su cui viaggiavano è stata fermata in un posto di controllo dai carabinieri della Compagnia di Osimo, coordinati dal comandante Luigi Ciccarelli. I tre malviventi hanno cominciato a tentennare quando i militari hanno chiesto spiegazioni sulla merce rinvenuta nel portabagagli e sul sedile posteriore, poi restituita ai proprietari. A quel punto sono scattate le manette: oggi in tribunale, nell’udienza di convalida, dovranno rispondere di furto pluriaggravato in concorso e danneggiamento aggravato. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico