Montemarciano: assunto per sei mesi, il giardiniere ha lavorato solo 22 giorni

Il municipio di Montemarciano
MONTEMARCIANO - Giardiniere assunto per sei mesi, ha lavorato 22 giorni e il Comune non gli ha liquidato l’ultima mensilità. Si tratta di un 48enne assunto a tempo...

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MONTEMARCIANO - Giardiniere assunto per sei mesi, ha lavorato 22 giorni e il Comune non gli ha liquidato l’ultima mensilità. Si tratta di un 48enne assunto a tempo determinato tramite il Centro per l’impiego di Ancona, che ne aveva fornito il nominativo dopo la richiesta avanzata dal Comune. Lo scorso mese di marzo, in vista dell’estate, l’ente aveva bisogno di due operai addetti alla manutenzione del verde pubblico, due giardinieri insomma. 


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Il 48enne è stato quindi assunto per lavorare dall’8 aprile al 5 ottobre, come riporta una determina recentemente pubblicata per descrivere l’accaduto e motivare il mancato pagamento dell’ultima mensilità. Il 3 aprile il 48enne ha effettuato la visita medica preventiva da parte del medico competente per esposizione ai seguenti rischi: polveri, uso mezzi aziendali, movimentazione manuale carichi ed è stato dichiarato idoneo. Nessun problema, poteva lavorare ed è stato assunto. Era previsto un periodo di prova di due settimane durante il quale ha lavorato regolarmente. «Nulla è stato segnalato durante il periodo di prova da parte del responsabile del settore - si legge nella determina -. Successivamente la data di assunzione - prosegue - ha svolto la sua prestazione lavorativa soltanto per 22 giorni, risultando poi assente per malattia in maniera ripetuta e continuata come risulta dai certificati di malattia». Il primo certificato è arrivato il 10 maggio, il successivo il 14 maggio, poi un altro il 22, un altro ancora il 25 maggio e poi 27 e ancora il 29, tutti per periodi prolungati di diversi giorni. 


A giugno, il 10, nuovo certificato presentato in Comune, un altro il 22 giugno e ancora il 5 luglio prolungato con vari certificati fino al 3 agosto. Il 4 agosto finalmente stava bene ed è andato al lavoro ma il 5 no, ha avuto una ricaduta ed è rimasto a casa. Ha presentato un certificato fino al 3 settembre. Il 4 è tornato al lavoro fino al 15 poi dal 16 settembre non ha più lavorato fino all’8 ottobre, ultimo giorni di lavoro. Al giardiniere cagionevole è stato però corrisposto lo stipendio fino a tutto il mese di agosto. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico