MONTE ROBERTO - Aveva compiuto 45 anni da una settimana, ma il destino lo ha tradito lungo la superstrada 76, al volante della sua auto. Un malore ha strappato Paolo Angeletti, 45...
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Sono stati alcuni automobilisti a lanciare l’allarme ai Carabinieri ipotizzando che si trattasse di una macchina in panne, non vedendo nessuno al volante. Invece Paolo era agonizzante sul sedile. Quando i Carabinieri delle Stazioni di Castelplanio e Moie sono intervenuti, lo hanno rinvenuto esanime e hanno tentato le manovre rianimatorie e il massaggio cardiaco per salvarlo. Intanto hanno lanciato l’allarme al 118. Sul posto l’automedica di Jesi: i soccorsi non hanno evitato il tragico epilogo.
La salma è stata trasferita inizialmente alla Casa del commiato di Anibaldi e Pandolfi a Moie, poi restituita alla famiglia per la sepoltura. Non c’è dubbio infatti che a tradire Paolo sia stato un malore fatale. Operaio allo stabilimento Fileni di Cingoli, suo paese d’origine, Paolo era sposato e viveva con la moglie a Moie. La storia della sua famiglia è costellata di gravi perdite. Lascia nel dolore la madre Rita, la moglie Edys, la sorella Luana e le adorate nipotine Giada e Nicole, la nonna, oltre ai cugini e gli amici. La camera ardente è stata allestita alla casa del Commiato di Gigli e Sabbatini a Mummuiola di Cingoli, i funerali saranno celebrati domani muovendo alle 9,30 dalla Casa del commiato verso la chiesa parrocchiale di Troviggiano dove sarà celebrata la cerimonia funebre alle 10. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico