Bottigliata al collo dopo la discoteca L'aggressore braccato dai carabinieri

Bottigliata al collo dopo la discoteca L'aggressore braccato dai carabinieri
​MONSANO - I trenta punti alla base del collo tirano e ricordano l'epilogo nel sangue di un venerdì sera con gli amici. Il divertimento, il ballo, la musica. Poi nel...

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​MONSANO - I trenta punti alla base del collo tirano e ricordano l'epilogo nel sangue di un venerdì sera con gli amici. Il divertimento, il ballo, la musica. Poi nel freddo della notte di sabato, un crescendo improvviso di violenza e quella bottiglia rotta usata come un coltello, scagliata alle spalle per ferire. Il sangue, le ambulanze e la corsa in ospedale. Oggi Roberto Frulla, residente a Casine di Paterno (frazione di Ancona), affronta con la fiducia dei suoi 24 anni tutta la bruttezza di questa vicenda. Nel parcheggio della discoteca "Miami" già chiusa, ha difeso un amico dagli sfottò di un gruppetto di quattro ragazzi, tre italiani e un tunisino. Ma quel gesto altruista ed eroico, gli è costato un'aggressione con una bottiglia di vetro rotta e un taglio profondo alla base del collo. Trenta punti di sutura tra collo, spalla e viso. Qualche centimetro più in là e si sarebbe trasformata in tragedia. "I punti mi danno fastidio, tirano, ma tutto sommato sto bene - ci racconta Roberto - domani ho il controllo in ospedale". Ha riposato, circondato dall'affetto della famiglia, della ragazza e degli amici. E ieri mattina il giovane ha raccontato di quei terribili momenti concitati ai Carabinieri del quartiere tra Falconara e Ancona abita il suo aggressore, un tunisino di 22 anni. Si conoscevano tutti, s'erano incontrati all'interno della discoteca "Miami", ma ciascuno stava per conto suo. Ora l'aggressore è braccato.


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Corriere Adriatico