ANCONA - E’ arrivato tardi, ma è arrivato. Il primo vero caldo ha fatto subito schizzare le colonnine di mercurio: 34 gradi ieri alle 14 ad Ancona, peggio è...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE: Pesaro, il caldo africano fa schizzare la temperatura oltre i 35°
GUARDA LE PREVISIONI METEO DELLA TUA CITTA'
I soccorsi
Sul posto sono intervenuti l’automedica e un equipaggio della Croce Gialla che ha trasportato l’anziano all’ospedale in codice rosso, mentre dava i primi segni di ripresa. E’ arrivato all’improvviso il caldo da bollino arancione, secondo l’avviso diramato dal Ministero della Salute, anche se il colore dell’allerta da domani viene declassato al giallo, cioè al livello 1, grazie a una lieve diminuzione dei valori massimi che oggi dovrebbero scendere a 29 gradi, benché la minima alle 5 del mattino sarà di 23 e la temperatura percepita si manterrà sempre sopra i 33: condizioni meteorologiche che fanno scattare di default l’allerta dei servizi socio-sanitari per il rischio salute dei soggetti più vulnerabili, anziani, bambini, donne in gravidanza e malati cronici. Insomma, prepariamoci a una settimana da forno, più difficile da sopportare dopo un giugno temperato. Tant’è che lo stesso Ministero della Salute ha inserito Ancona tra le 27 città monitorate in vista del grande caldo, con una pubblicazione quotidiana sul portale dei bollettini sulle ondate di calore in Italia.
Le emergenze
Una rilevazione che, si spiega, «è particolarmente rilevante in relazione all’epidemia Covid-19 e alla sua evoluzione nei prossimi mesi». Caldo e Coronavirus, due emergenze che si sommano e che gli ospedali si preparano a fronteggiare. A Torrette sono state apportate migliorie all’impianto di condizionamento, in modo da assicurare la temperatura stabile di 23-24 in tutti i reparti e il Pronto soccorso si prepara a ricevere un’ondata di pazienti alle prese con patologie connesse al caldo che in questo periodo dell’anno subiscono un’impennata, anche se la preoccupazione è soprattutto per il piano organizzativo post-Covid, imposto dalla Regione, che prevede l’attivazione di 38 posti di terapia intensiva e 40 di semi-intensiva, dislocati nei vari reparti. Fari puntati sulla prima ondata di calore anche all’Inrca, dove sono stati riattivati gli impianti di condizionamento seguendo tutte le prescrizioni previste dai protocolli anti-contagio.
La priorità
«Garantire il benessere termico è fondamentale - spiega il dottor Antonio Cherubini, direttore dell’unità operativa di Geriatria -. Il problema sorgerà nel momento in cui le ondate di calore dovessero essere prolungate: ma devo dire che negli ultimi anni il fenomeno degli iper-afflussi si è ridotto, le campagne informative e le politiche di gestione del problema sembrano avere effetto». «Certo - prosegue il dottor Cherubini -, le procedure saranno più complicate per via del Covid e della necessità di sottoporre a tampone i pazienti, non tutti, ma quelli sospetti che verranno subito messi in isolamento o quelli potenzialmente ricoverabili». Il Comune, intanto, ha attivato il progetto Helios: fino a settembre sarà disponibile, 7 giorni su 7 dalle 9 alle 19, il numero verde 800.450.020, sotto la regia della casa di riposo Benincasa (allo 071.206969) che gestisce il telesoccorso e il telecontrollo, sia per l’accoglimento delle richieste di trasporto sia per segnalazioni su stati di particolare disagio degli anziani. Servizi sanitari e sociali sono allertati, pronti ad affrontare le conseguenze di questa prima ondata di calore.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico