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Lo sfogo
«Non siamo stati ancora informati di nulla» esordisce Stefano Coen, che ha una bancarella di abbigliamento.
«Non c’è stato alcun tipo di comunicazione, anche se di questi tempi la logistica ci sarebbe già dovuta essere spiegata» continua Catia Piccinini, anche lei titolare di un banco d’abbigliamento. Se non altro, per dare il tempo agli operatori di avvisare i clienti. «Lo spostamento è sempre un’incognita perché non puoi sapere in anticipo come reagirà la gente» spiega quindi Piccinini. E ancora: «Quando il mercato viene spostato, poi è sempre un problema».
L’incertezza
La speranza degli operatori è che il restauro del Mercato delle Erbe possa essere l’occasione per rivedere alcune criticità che affliggono corso Mazzini. Tra marciapiedi che sembrano campi minati per quante buche ci sono e asfalti deteriorati, il degrado rischia di trasformarsi in pericolo. Un po’ di attenzione e risposte, ecco quello che chiedono gli ambulanti di corso Mazzini, costretti ancora a guardare il futuro con la spada di Damocle dell’incertezza. La stessa che li lega in un ideale fil rouge ai colleghi del Mercato delle Erbe, anche loro costretti a convivere con l’incognita dello spostamento. Quale destino dunque per gli ambulanti durante il restylng del Mercato delle Erbe?
Corriere Adriatico