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ANCONA Finisce in carcere lo stalker irriducibile, capace di rendere la vita un inferno non solo ai vicini (alle spalle aveva 4 condanne sempre per atti persecutori), ma anche a un’avvocatessa anconetana, costretta a barricarsi in casa con la figlia piccola e a munire l’abitazione di telecamere per non incrociare lo sguardo minaccioso del suo aguzzino.
La ricostruzione
Il 50enne evidentemente non ha imparato nulla dal passato: dopo essere stato in carcere per precedenti cause per stalking, è tornato a Montacuto per aver tormentato dal 2019 la professionista 40enne, sua vicina di casa.
La denuncia non è servita
Alla fine la professionista ha deciso di sporgere denuncia alla polizia, ma il 50enne non si è fermato nemmeno dopo il divieto di avvicinamento imposto dal gip su richiesta del pm Andrea Laurino. Un provvedimento che è stato rafforzato con la misura del carcere nel luglio scorso, quando nel giro di pochi giorni sono andate in fiamme due auto, una delle quali era della vittima: per quegli episodi lo stalker è stato denunciato, ma verrà giudicato in un processo a parte. Per ora, è stato condannato con rito abbreviato a 2 anni. Il giudice ha tenuto conto della recidiva, ma anche del vizio parziale di mente dell’imputato, confermato da una perizia disposta dal tribunale. Scontata la pena, dovrà trascorrere un terzo anno in una struttura protetta.
Corriere Adriatico