Marianna, uccisa e beffata dallo Stato «Giù le mani dal futuro degli orfani»

Marianna, uccisa e beffata dallo Stato «Giù le mani dal futuro degli orfani»
SENIGALLIA - Si chiama Casa Calì il bed&breakfast di via Sanzio che Carmelo Calì ha acquistato per gli orfani della cugina Marianna Manduca. Ha investito...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
SENIGALLIA - Si chiama Casa Calì il bed&breakfast di via Sanzio che Carmelo Calì ha acquistato per gli orfani della cugina Marianna Manduca. Ha investito lì i 259.200 euro del risarcimento ottenuto dallo Stato per la presunta negligenza dei magistrati, di fronte alle 12 denunce della donna poi uccisa dal marito. Inerzia che la Corte d’Appello ha cancellato con una sentenza, riaccreditando la procura e annullando quell’equo indennizzo.


«Con quei soldi ho acquistato una casa per farli fruttare invece di lasciarli in banca – spiega il padre adottivo dei tre figli di Marianna – ho realizzato un B&B per avere delle entrate ora, visto che non siamo dei nababbi e le spese da sostenere sono molte, un domani poi sarà per loro». Carmelo e Paola hanno fatto molti sacrifici. Dal 2007, dopo l’uccisione della madre, gli orfani di Marianna vivono con loro. Le spese sono state tante e anche le difficoltà. Carmelo da buon padre di famiglia ha pensato quindi di fare un investimento per il loro futuro.

«Ora lo Stato, oltre ad avergli portato via la madre, che come sappiamo non è stata ascoltata quando chiedeva aiuto – prosegue – vuole riprendersi anche quel poco che serviva al loro futuro. Non lo permetterò. So che potrebbero riprenderselo anche senza attendere che si pronunci la Cassazione ma dovranno passare sul mio corpo».

 

Non si dà per vinto questo padre coraggioso, intenzionato anche ad andare a Roma dal presidente della Repubblica per avere giustizia. Insieme a lui c’è una Senigallia indignata e un Paese intero, l’Italia, sbigottito per quella sentenza. «È uno schiaffo agli orfani di Marianna Manduca e un segnale terrificante per le donne vittima di violenza – commenta Michela Gambelli, presidente del Consiglio delle donne -. Una beffa verso chi è vittima eppure trova il coraggio di denunciare. L’Italia rischia di fare retromarcia su diritti fondamentali acquisiti. E’ una sentenza che lascia increduli e indignati».

Con vari post sui social è intervenuta ripetutamente anche l’onorevole Mara Carfagna, vice presidente della Camera dei deputati. «Quanto avvenuto nel caso dei figli Marianna Manduca, che dovranno restituire la già misera somma di risarcimento per l’omicidio della madre – scrive - è sconvolgente. Non è mio costume mancare di rispetto alla magistratura ma non posso astenermi dal dire che questa è l’ennesima beffa verso chi è vittima di violenza eppure trova il coraggio di denunciare, e soprattutto verso i più fragili, i più indifesi: gli orfani che hanno visto la madre uccisa dal padre». Da Forza Italia interviene anche l’onorevole Anna Maria Bernini con questo commento: «La sentenza sull’uccisione di Marianna Manduca è la dichiarazione di resa dello Stato, l’ammissione che non si possa prevenire un femminicidio. È urgentissimo che il Parlamento approvi la proposta di legge di Forza Italia per costringere i magistrati ad ascoltare subito le donne minacciate». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico