Cani ridotti all'osso ​Animali sequestrati

Uno dei cani sequestrati
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CHIARAVALLE - Sequestrati 24 cani a un chiaravallese di 60 anni che li deteneva in condizioni precarie in una zona rurale. Le Guardie Zoofile tenevano da tempo sotto controllo il chiaravallese e sono dovute intervenire tempestivamente, prima che altri cani continuassero a morire di fame, in ausilio della Polizia Municipale di Ancona e di Chiaravalle, coordinati dalla Procura della Repubblica di Ancona.


Una condizione di detenzione terribile quello che si sono trovati davanti le Guardie Zoofile di Legambiente e un Ufficiale della municipale di Ancona, il Maggiore Caglioti, che sono stati i primi a intervenire sul posto. Cani ridotti a scheletri che si azzuffavano per mangiare la carogna di un loro simile che non ce l’aveva fatta, senza il microchip, pieni di zecche e di altri parassiti infestanti. Un lager in cui erano rinchiusi senza idoneo riparo i 24 cani, che dopo il sequestro sono stati immediatamente trasportati in due strutture idonee ad Ancona e Jesi e sono immediatamente stati rifocillati dai volontari e sottoposti alle prime cure veterinarie.



Il chiaravallese a cui sono stati sequestrati i cani rischia adesso una pesante condanna che può arrivare all’arresto sino ad un anno o l’ammenda fino a 10.000 euro, oltre ovviamente alla confisca dei cani che dovranno perciò trovare qualcuno che li adotti. Sempre che la Procura di Ancona non ravvisi in questo caso eclatante ulteriori e più gravi reati come il maltrattamento animale che prevedono pene ben più pesanti. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico