Choc e lacrime per il centauro morto

Sergio Scandali
ANCONA - Dolore, rassegnazione ma anche tanti interrogativi ... Sono i questi sentimenti all'indomani della scomparsa di Sergio Scandali, il motociclista morto sabato...

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ANCONA - Dolore, rassegnazione ma anche tanti interrogativi ... Sono i questi sentimenti all'indomani della scomparsa di Sergio Scandali, il motociclista morto sabato pomeriggio attorno alle 16 poco più avanti del viadotto del Poggio lungo la strada Provinciale del Conero, conosciuta da tutti come la Strada del Monte.






Un destino beffardo che ha visto l'uomo schiantarsi contro il guardrail in sella allo scooter del fratello Stefano, titolare del Bar dello Sport a Camerano. Mezzo preso in prestito per un giro di prova. La velocità, il brivido delle curve al limite della tenuta dopo una staccata a tutto gas non facevano parte del campionario di Sergio Scandali, da tutti ritenuto un centauro prudente e molto esperto. Uno di quei motociclisti con la testa sulle spalle abituato a guidare moto di grossa cilindrata, come era appunto la sua Bmv K 1300, inforcata sabato pomeriggio per recarsi proprio a Camerano.



Ma il destino a volte crudele e beffardo ha spinto l'uomo a provare lo scooter del fratello Stefano, un T Max 500. Cosa sia accaduto in quella curva maledetta resterà un mistero anche perché al momento della scivolata non passavano in quel tratto di strada altri veicoli. Subito dopo l'impatto, Sergio Scandali è riuscito ad effettuare un paio di telefonate così come è apparso cosciente se pur dolorante ai militi della Croce Gialla di Camerano intervenuti sul posto. Mascherina dell'ossigeno al volto l'uomo ha scambiato qualche parola anche con gli amici del motoclub Occhio del Gallo di Camerano accorsi sul posto non vedendolo rientrare al bar. Ultimi sorrisi quasi a voler riassicurare i presenti che la situazione era sotto controllo.



E invece quel cuore generoso era giunto agli ultimi battiti. Nel momento in cui il centauro stava per essere caricato a bordo dell'elicottero, forse a causa di una lesione interna, l'uomo è andato in arresto cardiaco. A nulla sono valsi i tentativi di rianimazione portati avanti per oltre 40 minuti dal personale medico e paramedico intervenuto sul posto. Una scena che è stata seguita dagli stessi amici di Sergio, posizionati a qualche metro di distanza, che hanno poi dovuto sostenere la figlia Natalia arrivata lungo la Provinciale del Conero.



Ieri mattina attorno alle 11 gli amici di sempre, quelli del Motoclub Occhio del Gallo, si sono ritrovati a Camerano proprio per capire come possa essere accaduta una disgrazia così. “Sergio era una persona eccezionale, un compagnone, sempre pronto alla battuta e allo scherzo - dice il presidente Michele Malatini -. Stavamo organizzando per il periodo estivo un tour in Liguria, per raggiungere poi la Francia passando per la Costa Azzurra e rientrare in Italia dalle Alpi. Il programma come di consuetudine lo stava curando Sergio, che riusciva con le sue conoscenze a pianificare l'intero itinerario”. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico