Dalla tentata strage alla poesia: il Comune di Jesi respinge Luca Traini, vietata la finale del concorso nonostante il permesso

Il pistolero del raid di Macerata doveva partecipare alla serata Poetry Slam all’Hemingway Cafè

Dalla tentata strage alla poesia: il Comune di Jesi respinge Luca Traini, vietata la finale del concorso nonostante il permesso
JESI - Il silenzio delle lunghe notti trascorse in cella, la reclusione e quel doversi confrontare ogni momento con i propri demoni, hanno cambiato profondamente Luca Traini,...

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JESI - Il silenzio delle lunghe notti trascorse in cella, la reclusione e quel doversi confrontare ogni momento con i propri demoni, hanno cambiato profondamente Luca Traini, il 33enne di Macerata che impugnò la pistola sparando a caso contro persone di colore per vendicare il massacro di Pamela Mastropietro. Sono passati cinque anni da quella che per poco non fu una strage di matrice razzista. Anni di reclusione per Traini che sconta i suoi 12 anni di pena nel carcere di Barcaglione.  


La svolta 


Lì cerca un nuovo sé stesso guardando il mare oltre la finestra della sua cella. E scrive. Diari, racconti e poesie. Proprio i versi che provengono dal tormento del suo passato sono risultati tra i vincitori della tappa invernale del Poetry Slam, gara poetica organizzata da Lega Italiana Poetry Slam che oltre a 11 città marchigiane ha anche toccato le case circondariali di Montacuto e Barcaglione.


I versi liberatori


Nella reclusione hanno trovato libertà i versi poetici di Luca Traini, che è risultato uno dei vincitori del Poetry Slam, aggiudicandosi di diritto la partecipazione alla finalissima regionale in programma oggi alle 19 a Jesi, presso l’Hemingway Cafè di piazza delle Monnighette. Un evento che anticipa la 18esima edizione del Festival della poesia “La punta della lingua”, 150 autori per 35 date in giro per le Marche fino al 16 giugno. Ma a Jesi Luca Traini non verrà, nonostante il Tribunale di Sorveglianza abbia concesso il nullaosta alla sua partecipazione. Il nome di Luca Traini poeta – che fino a martedì sera compariva insieme a quello di Erika Viola Ferranti, Reinhard Hinna, David Boschi, Lella De Marchi, Martina Belelli, Vittorio, Gabriele Bonafoni, Paolo Agrati, Giovanni Monti, Daniela Falone, Chiara Zanoli – è sparito. Jesi respinge Traini per una questione di ordine pubblico. Nessuna disquisizione sulla finalità rieducativa del carcere, né sui diritti dei detenuti e sulla validità di questo evento a cui il Comune ha concesso il patrocinio culturale, ma una cautela vista la delicatezza della questione. «Il tema non è Luca Traini ma la gestione di un evento pubblico in un luogo che ha già particolari sensibilità ogni weekend – fanno sapere da Palazzo – e dove la partecipazione di Luca Traini a una iniziativa, benché di carattere culturale, potrebbe innescare tensioni sociali e avere conseguenze sull’ordine pubblico».

La delibera


Insomma, a delibera emessa per accogliere un evento culturale che dovrebbe connotare il giovedì sera in centro nel segno di una poesia popolare, il nome di Luca Traini nella inedita veste di poeta, sarebbe spuntato tardivamente facendo scattare tutti gli allarmi possibili in chi è deputato a garantire l’ordine e la sicurezza. Da qui il diniego alla sua partecipazione. «Nessun detenuto parteciperà alla finalissima di Poetry slam all’Hemingway di Jesi – spiega Luigi Socci, poeta e direttore del Festival La Punta della Lingua – in piazza delle Monnighette si esibiranno i poeti vincitori delle precedenti tappe del Poetry Slam e si misureranno solo con la forza della parola con testi valutati da una giuria popolare. I quattro migliori andranno alla finalissima interregionale Marche-Umbria del 28 giugno da cui uscirà un vincitore». 


«La Poetry slam dell’Hemingway - prosegue Socci - sarà anticipata domani (oggi, ndr) da un doppio appuntamento nell’ambito del laboratorio di poesia in carcere “Ora d’aria” in collaborazione con il Garante dei Diritti della persona delle Marche: alle 9 a Barcaglione e alle 14 a Montacuto. Suppongo che Luca Traini, già vincitore della tappa invernale in carcere partecipi a questa finale con la sua composizione». 

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Corriere Adriatico