«Lavoro al bar, si cercano solo donne». Esplode il caso a Senigallia: «L’annuncio è sessista»

«Lavoro al bar, si cercano solo donne». Esplode il caso a Senigallia: «L’annuncio è sessista»
SENIGALLIA Annuncio di lavoro potenzialmente discriminatorio per un bar della zona, che cerca due dipendenti ma le vuole donne che abbiano al massimo 38 anni. Le offerte di lavoro...

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SENIGALLIA Annuncio di lavoro potenzialmente discriminatorio per un bar della zona, che cerca due dipendenti ma le vuole donne che abbiano al massimo 38 anni. Le offerte di lavoro devono, invece, essere accessibili a tutti. Il caso, comparso sui social, verrà portato all’attenzione della Commissione Pari Opportunità della Regione Marche. «Offerta di lavoro a Senigallia – inizia così l’annuncio – il titolare di un bar a Senigallia, zona Trecastelli, sta selezionando per un posto fisso da subito le seguenti figure professionali: 2 bariste donne. La candidatura ha un’età massima di 38 anni per ragioni di agevolazioni fiscali».

 

 
Le reazioni

Dal 2024, però, sono scese a chi ha meno di 30 anni ma prima erano per gli under 36. L’inserzionista non è il titolare del bar ma un reclutatore che vive fuori regione e seleziona offerte di lavoro. Così si definisce. Sui social cerca personale, da tempo, per varie attività in diverse zone d’Italia. «L’annuncio in questione ha sicuramente contenuti discriminatori – spiega Sandra Amato, componente della Commissione Pari Opportunità della Regione Marche - sia nella parte riferita alla preferenza di genere sia in quella relativa al limite di età. E’ anche contrario a diverse normative, quali il D. Lgs 276/2003 e il Codice delle Pari Opportunità che vietano, in generale, discriminazioni nell’iter di accesso al lavoro». L’annuncio, comparso in vari gruppi, non è passato inosservato. «Sicuramente l’inserzionista ha peccato di ingenuità – prosegue Sandra Amato - ma ha anche dimostrato di ignorare la cultura del rispetto, prima ancora della conoscenza delle norme. Lo invito, pertanto, a cancellare immediatamente l’annuncio e a riformularlo in modo da dimostrare di poter offrire ai candidati un processo di selezione basato sull’eguaglianza tra i generi e l’inclusione, concetti, a quanto pare, a lui sconosciuti. Porterò la questione – conclude – all’attenzione della Commissione Pari Opportunità». Sull’argomento è intervenuto anche il sindacalista della Cisl Giovanni Giovanelli. «Ancora selezione del personale discriminatorio – sbotta Giovanelli -. L’annuncio comparso sui social della ricerca di due bariste donne rivela una profonda e avvilente arretratezza culturale. Non solo un lavoro sottopagato – lamenta facendo una rflessione in generale - ma oggi anche una modalità di selezione dei lavoratori in base al sesso. È urgente, lo chiediamo da mesi, convocare subito una consulta per il lavoro di qualità e la buona occupazione anche in vista dell’avvio della stagione estiva. 

I controlli

La maggior parte dei datori di lavoro, va detto, si comporta correttamente come emerge anche dai controlli costanti che vengono svolti, ma il sindacato ha segnalazioni di casi in cui ciò, purtroppo, non avviene. «La Cisl dice basta a questo mercato nel quale vige la regola del lavoro sottopagato – aggiunge Giovanelli -, di cui spesso le vittime sono i giovani e le persone fragili, e senza formazione specifica per la sicurezza».

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Corriere Adriatico