Lavori fantasma e atti falsi in Comune ad Ancona. In 12 davanti al gup, Manarini verso il processo

Lavori fantasma e atti falsi in Comune ad Ancona. In 12 davanti al gup, Manarini verso il processo
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ANCONA Si spacca in due filoni l’udienza preliminare su presunti lavori fantasma commissionati dal Comune e atti falsificati. Ieri pomeriggio, il gup ha vagliato la posizione di 12 indagati: 8 imprenditori, 2 dipendenti comunali (l’ingegnere Stefano Ronconi e il geometra Gabriele Gatti), l’assessore ai Lavori Pubblici Paolo Manarini e Simone Bonci, l’ex dipendente già condannato per corruzione. 

 


Le strade

Vanno verso il patteggiamento Carlo Palumbi e Marco Duca, due imprenditori che per la corruzione hanno già definito la loro posizione. Avevano patteggiato un anno e 10 mesi. Hanno espresso l’intenzione di procedere con il rito abbreviato gli imprenditori Tarcisio Molini, Francesco Tittarelli, Giovanna Procaccia e Giuseppe Francucci. I primi due stanno attualmente affrontando il dibattimento per la corruzione. Bonci, condannato già a 2 anni e mezzo, accederà a un rito alternativo. E veniamo ai riti ordinari, per cui in caso di rinvio a giudizio ci sarà il dibattimento. Sono cinque gli indagati che lo hanno scelto: Manarini, Gatti, Ronconi e gli imprenditori Tiziana Tittoni e Franco Scalzini. Questi ultimi due hanno posizioni, rispetto agli altri imprenditori coinvolti, più defilate. Lo stesso vale per Manarini, ieri presente in aula.

All’assessore viene attribuito il falso ideologico in concorso con Bonci, Ronconi e tre imprenditori per aver – ipotizza la procura – falsificato la data dell’affidamento di alcuni lavori (circa 55mila euro) al Passetto, spostandola da gennaio 2019 a dicembre 2018. Più in generale, il capo d’imputazione parla della sottoscrizione di falsi atti relativi all’affidamento e alla esecuzione di lavori che sarebbero stati liquidati alle ditte coinvolte ma realizzati solo in parte o non eseguiti affatto. Tra i cantieri fantasma o parzialmente avviati, la procura ha conteggiato opere relative ai cimiteri di Tavernelle, Pinocchio, Candia e all’impermeabilizzazione della copertura del parcheggio Traiano. Falso, abuso d’ufficio e truffa i reati contestati a vario titolo. L’udienza proseguirà il 12 maggio. 

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Corriere Adriatico