JESI - Ci sono ladri e persone neanche qualificabili in tal senso. Parliamo di quei predatori di tombe che nelle ultime settimane stanno mettendo a segno colpi al cimitero...
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Da inizio mese è stato un continuo di segnalazioni. Spariscono mazzi di fiori, bouquet e vasi appoggiati per terra con scritto il nome del caro estinto. Vengono portati via i lumini votivi o addirittura gli oggetti appoggiati alle tombe, dai ninnoli ai peluche, dai ricordi alle statuine. C’è addirittura chi ha lasciato cartelli di insulti ai “ladri senza dignità né cuore” che si permettono di rubare piccoli oggetti dalle lapidi, simboli di un legame tra il defunto e chi resta. Ovviamente degli ammanchi non sono state sporte formali denunce, difficile quantificare mazzi di fiori o ceri votivi da pochi euro. Per lo più le vittime hanno desistito dal segnalarlo ai carabinieri proprio per la cifra irrisoria della merce trafugata (poche decine di euro al massimo). Ma è il gesto che sconvolge e desta rabbia. Sono stati portati via anche dei pupazzetti dalle tombe di bambini, questi ladri senza scrupoli profanano anche le cappelline. «Non è possibile che ci si approfitti anche di qualche fiore o di un lumino - dice una signora, che per la terza volta s’è vista portare via il piccolo cero votivo elettrico che lasciava sulla tomba del marito - Che ci fanno con un lumino elettrico da 2 euro? Sono proprio dei maledetti».
C’è chi ha deciso di passare ai fiori di plastica, perché trovare ogni sabato il vaso vuoto dove era stato invece lasciato pochi giorni prima un rigoglioso mazzo di fiori, fa davvero rabbia. «Toccano anche le tombe degli angioletti – continua la signora – là nella parte nuova so che hanno preso dei pupazzetti dalla tomba di un bambino, ce li aveva messi quella povera madre perché erano i preferiti del suo piccolino. Ma non ce l’hanno un cuore?». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico