Ladri scatenati, blitz in quattro case Inseguiti sono fuggiti in superstrada

Ladri scatenati, blitz in quattro case Inseguiti sono fuggiti in superstrada
FILOTTRANO - Le bande dell’Audi hanno il potere di riciclarsi. Neanche il tempo di sequestrare la supercar piena di attrezzi da scasso, rivenuta mercoledì sera a...

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FILOTTRANO - Le bande dell’Audi hanno il potere di riciclarsi. Neanche il tempo di sequestrare la supercar piena di attrezzi da scasso, rivenuta mercoledì sera a Falconara dai carabinieri, ed ecco spuntare dal nulla una seconda Audi nera, ancor più potente della prima, che è stata vista sgommare in Vallesina con un carico di soldi e gioielli. Monta targhe rubate di una Citroen C3 e sfreccia a tutta velocità tra le province di Ancona e Macerata.


A bordo c’è una gang dell’est Europa, composta da almeno tre uomini, specializzati in furti in appartamento. Quando cala il buio, suonano al campanello e se nessuno risponde, entrano in azione. Con la tecnica del buco alla finestra, giovedì sera hanno svaligiato un’abitazione a Cingoli e tre a Filottrano. Il quinto colpo, a Chiaravalle, non è riuscito perché in casa c’erano i proprietari: quando hanno sentito il rumore dei vetri rotti, si sono affacciati e si sono trovati faccia a faccia con i banditi, saltati dal terrazzo e scappati via con l’Audi A6 dal motore potentissimo (3000 di cilindrata).

 

Difficile fermarla: ci hanno provato i carabinieri quando l’hanno intercettata a Jesi, all’ora di cena. L’inseguimento, però, è andato a vuoto. Nella notte, la supercar è stata immortalata dalle telecamere mentre sfrecciava in superstrada, da Fabriano verso l’Umbria, a caccia di altri blitz. Evidentemente non è sazia la gang che, dopo aver colpito a Cingoli, ha fatto fuori un’intera palazzina a Filottrano in via Martiri della Resistenza, a poca distanza dal corso principale. Amara è stata la sorpresa per un ex consigliere comunale e i suoi familiari quando, attorno alle 21,45, sono rientrati da una cena in campagna. «Eravamo usciti alle 20, il primo ad entrare sono stato io - racconta il politico che preferisce restare anonimo -. La casa era tutta a soqquadro, non solo la mia, anche quelle di mio suocero e mio cognato. Hanno svuotato armadi e cassetti, c’erano vestiti accatastati ovunque, a terra, sui letti, E’ stato uno choc, specialmente per le mie bambine che si sono spaventate molto. Assistere a quel disastro è stato un trauma, non tanto per quello che ti portano via, ma per quello che ti lasciano».

I ladri, secondo la ricostruzione dei carabinieri della Compagnia di Osimo intervenuti sul posto, come acrobati si sono arrampicati sulla grondaia fino al balcone del secondo piano, con un trapano hanno praticato dei fori sugli infissi della doppia finestra e con un ferro ricurvo hanno girato la maniglia per entrare. Hanno rovistato dappertutto, passando da un appartamento all’altro della stessa palazzina: si sono intascati collane d’oro, orecchini e gioielli per un valore di oltre 5mila euro. «Hanno rubato perfino le medagliette di mio suocero, ricordi dei suoi trascorsi militari, oltre a due diamanti da mezzo carato regalati alle mie figlie», racconta disperato l’ex consigliere del Comune di Filottrano. Sono spariti anche contanti per un migliaio di euro trovati nei cassetti e nei portafogli.


Mentre i carabinieri effettuavano il sopralluogo, è arrivata un’altra richiesta d’aiuto da Chiaravalle, poco dopo le 22: la banda dell’Audi, non contenta, ha tentato un altro furto in un appartamento di via Togliatti. Ma qui il colpo è andato a vuoto: i proprietari, infatti, erano in casa e si sono allarmati quando hanno sentito un rumore di vetri infranti provenire da un’altra stanza. Sono corsi a vedere e hanno sorpreso i banditi mentre scappavano dal terrazzo. Subito hanno contattato il 112, ma della supercar in fuga nessuna traccia, fino a quando le telecamere non l’hanno ripresa sulla superstrada, a Fabriano, diretta verso l’Umbria: secondo i primi accertamenti, sarebbe stata rubata nel Maceratese e non monterebbe le targhe originali, ma quelle asportate da una Citroen. Le ricerche proseguono. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico