La cocaina era nascosta in cucina l’imprenditore finisce in manette

La cocaina era nascosta in cucina l’imprenditore finisce in manette
ANCONA - A dicembre 2012 era stato trovato in possesso di oltre un chilo di droga, nascosto nel suo appartamento. Era scattato l’arresto per mano dei carabinieri e con esso...

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ANCONA - A dicembre 2012 era stato trovato in possesso di oltre un chilo di droga, nascosto nel suo appartamento. Era scattato l’arresto per mano dei carabinieri e con esso il processo. C’erano stati poi la condanna, il passaggio in giudicato e la successiva espiazione della pena. È tornato formalmente libero a inizio agosto, dopo aver concluso l’affidamento in prova e chiuso il conto con la giustizia. Lontano dai guai, un imprenditore edile di 54 anni (G.R le sue iniziali), c’è rimasto poco. 


 


Le manette sono scattate di nuovo mercoledì mattina, al termine di un blitz eseguito dalla Squadra Mobile della questura dorica. Dall’abitazione dell’uomo, residente a Chiaravalle con la moglie, sono spuntati quasi 40 grammi di cocaina. Erano perlopiù nascosti in cucina. Il 54enne è stato arrestato ancora con l’accusa di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. In attesa della convalida, prevista questa mattina in tribunale, l’uomo è stato collocato dal pm Ruggiero Dicuonzo ai domiciliari. Durante la perquisizione, la Narcotici ha messo sotto sequestro anche alcuni bilancini di precisione e 1200 euro in contanti. A far scattare il blitz dei poliziotti diretti dal vice questore Carlo Pinto sono stati i sospetti derivati dal via vai segnalato nei pressi dell’abitazione del 54enne. Stando ai risvolti investigativi, infatti, era proprio l’appartamento che divide con la coniuge la base logistica dove incontrare i clienti e smerciare la polvere bianca.

I poliziotti hanno beccato l’imprenditore sotto casa, mentre stava aspettando la moglie. Addosso non è stata trovata droga, così è scattata la perquisizione domiciliare. Tre involucri di cocaina sono stati trovati su un tavolino, un altro – con all’interno la maggior pare della droga sequestrata – è saltato fuori dalla cappa della cucina. In più, nelle mani degli agenti sono finiti bilancini elettronici di precisione per pesare gli stupefacenti e 1200 euro in contanti. Dopo il controllo e il rinvenimento della cocaina, avvenuto con non poche difficoltà dovute all’accesa opposizione della coppia di coniugi, i poliziotti hanno accompagnato il 54enne in questura per i rilievi di rito e lo hanno dichiarato in arresto per spaccio di stupefacenti. È stato collocato ai domiciliari in attesa dell’udienza davanti al giudice che si terrà questa mattina in tribunale. Difeso dagli avvocati Luigi Fuscia e Francesco Nucera, potrà decidere se fornire una propria versione dei fatti oppure avvalersi della facoltà di non rispondere. La moglie del 54enne è risultata essere estranea ai fatti. 


Quasi sette anni fa, l’imprenditore era stato ammanettato per la prima volta (l’arresto era scattato anche per la compagna di allora) al termine di un’operazione condotta dai carabinieri. Anche in quell’occasione, la droga gli era stata trovata a casa, a Chiaravalle. Sotto sequestro c’era finito oltre un chilo e mezzo di stupefacenti, tra marijuana, hashish e cocaina. Per quel fatto, il 54enne ha subito una condanna passata in giudicato. È stata scontata completamente con l’arrivo di agosto. Tempo pochi giorni e sono arrivati nuovi guai con la giustizia.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico