Jesi, l'ira dei nipoti di Valeria Moriconi La casa museo tra incuria e degrado

Silvia Mastri indica il degrado che ha invaso la casa museo
JESI - La casa natale di Valeria Moriconi, nella sua Jesi amata al punto da definirla "la mia Betlemme", sta crollando, aggredita da incuria e degrado. Uno sfregio alla...

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JESI - La casa natale di Valeria Moriconi, nella sua Jesi amata al punto da definirla "la mia Betlemme", sta crollando, aggredita da incuria e degrado. Uno sfregio alla memoria della signora del teatro, a 11 anni dalla scomparsa. La dimora della popolare attrice, in via Mura Orientali 24, anni fa individuata come fulcro di un progetto di valorizzazione e ricordo (doveva diventare una "casa museo"), ora è in decadenza.

A lanciare un preoccupante allarme e una richiesta di attenzione è il nipote Andrea Angelucci insieme alla moglie Silvia Mastri, che vivono nell'appartamento confinante con quello di proprietà della illustre zia, in via Mura Orientali.
«La situazione è davvero insostenibile - dice la coppia - la casa di Valeria è in decadimento, né il proprietario dell'immobile né il Comune (proprietario di una parte che si affaccia sul parco del Vallato) intervengono per ripulire, bonificare e mettere in sicurezza il giardino che confina con il parco. Ci troviamo a convivere, nostro malgrado, con serpi, bisce, insetti e ratti, che ci invadono il giardino fino ad arrivare quasi in casa. La sera strani individui si introducono fin dentro alla proprietà. Al mattino a volte ci si rifugiano i ragazzi che marinano la scuola. Tagliata la rete di protezione del portico posteriore e rotto due finestre, spaccato i vetri e forse sono anche entrati dentro. Alcune porte sono state divelte e hanno rubato discendenti in rame». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico