Scavi meno profondi per le grotte: gia a maggio si vedrà il nuovo Corso Matteotti

Scavi meno profondi per le grotte: gia a maggio si vedrà il nuovo Corso Matteotti
JESI -  Sarà a partire già dal mese di maggio che nel tratto di Corso Matteotti interessato dal cantiere del rifacimento – fra l’edicola ex libreria...

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JESI -  Sarà a partire già dal mese di maggio che nel tratto di Corso Matteotti interessato dal cantiere del rifacimento – fra l’edicola ex libreria Cattolica e via Giorgini- comincerà a intravedersi la ripavimentazione. Mentre all’altezza del Santuario delle Grazie a breve comincerà lo smantellamento dei marciapiedi, dopo che sino ad oggi i lavori hanno riguardato la “vasca” centrale.

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Quanto alle “grotte” che, rinvenute al di sotto del Corso, avevano già provocato un primo rallentamento – con una proroga di 15 giorni fino al 17 gennaio 2022 del termine di fine intervento – la loro presenza ha consigliato di elevare la quota alla quale saranno posati i cavidotti di elettricità e pubblica illuminazione: non più almeno un metro al di sotto del piano stradale ma a una profondità minima di 60 centimetri.


Il tutto, spiegano dal Comune, «al fine di contenere l’altezza del relativo scavo, considerata la presenza di grotte nel sottosuolo che risultano essere particolarmente superficiali, soprattutto nell’area più vicina ai fabbricati, dove i cavidotti di cui trattasi devono essere posizionati». In ogni caso, si assicura: «La presenza di quelli che sono sostanzialmente scantinati degli edifici presenti lungo Corso Matteotti, in alcuni casi ancora collegati a questi e in altri interrati nel tempo, non sta creando problemi al cantiere che procede comunque sostanzialmente nei tempi previsti. 


Il suo prolungamento fino ad oltre la chiesa di San Nicolò (inizialmente il primo tratto interessato dai lavori si fermava al Santuario delle Grazie, nda) è dovuto unicamente a necessità operative delle ditte impegnate nel rifacimento dei sottoservizi». Quanto ai privati le grate dei cui scantinati si trovano lungo i marciapiedi del Corso o nelle vie laterali, queste saranno sostituite, in maniera da renderle uniformi, a cura del Comune. La successiva manutenzione sarà a carico dei proprietari. Terminati i lavori nel primo tratto, il progetto prevede si prosegua contemporaneamente nelle due direzioni a lotti di 50 metri la volta.

Un intervento da 3,6 milioni, dall’incrocio con via Mura Occidentali a quello con via Mazzini. Intanto il Comune ha dato il via libera alla procedura negoziata con la quale affidare l’incarico di riprogettare Piazza Federico II e Piazza della Repubblica alla luce dello spostamento in atto dall’una all’altra della fontana dei leoni. Entro due settimane le offerte, spesa per i progetti 245 mila euro. Si prevedono lavori per 1,5 milioni in Piazza della Repubblica, fra pavimentazione e impianti interrati. Addio al progetto dello studio Sardellini- Marasca che era stato ed è seguito per Piazza Pergolesi e Corso. 


Per Piazza Federico II 50 mila euro di spesa per ripavimentare il “buco” lasciato dalla fontana e poi per le installazioni multimediali di cui si è parlato. Quanto alla battaglia referendaria del Comitato dei contrari, questo, preso atto del rinvio del giudizio di merito del Tar al 12 maggio, ribadisce che «l’istanza di partecipazione democratica diretta, di cui il Comitato si fa portatore, è ampiamente condivisa in città, come dimostra anche la sottoscrizione, da parte di tantissimi cittadini, della petizione contro l’accettazione del lascito Morosetti, che nei prossimi giorni verrà depositata in Comune». 

 

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Corriere Adriatico