Salta il tavolo, per la Liomatic non si tratta più. La rabbia dei sindacati

Salta il tavolo, per la Liomatic non si tratta più. La rabbia dei sindacati
JESI  - Definitiva rottura della trattativa fra sindacati e azienda nella vertenza Liomatic, realtà che vende snack e bevande con distributori automatici e che si...

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JESI  - Definitiva rottura della trattativa fra sindacati e azienda nella vertenza Liomatic, realtà che vende snack e bevande con distributori automatici e che si accinge a chiudere dal 1 marzo la sede jesina di via don Battistoni. Vicenda che coinvolge 40 dipendenti diretti: parte di loro continuerà a operare sul territorio nel ricarico dei distributori, per gli altri si profilano trasferimenti in altre sedi. «Chiusa la trattativa, rottura definitiva – fa sapere Filcams Cgil - l’ennesimo strappo, oggi (ieri), dopo l’ultimo incontro tra le parti».

 


Dichiara Carlo Cotichelli, segretario generale Filcams Cgil Ancona: «Si conferma incolmabile la distanza tra le proposte aziendali e le richieste dei lavoratori: l’azienda continua a non offrire garanzie sul fronte della prospettiva occupazionale. Ci riserveremo di agire e tutelare i lavoratori nelle sedi opportune». Aggiunge Sara Dominella, segreteria provinciale Filcams Cgil: «Anche sul tema dei trasferimenti l’azienda ha continuato ad avere un atteggiamento di totale chiusura. Infatti, i trasferimenti sono stati decisi con criteri discriminatori, senza tener conto delle condizioni di vita delle persone. E i ristori economici sono più una provocazione che altro».


I 24 della forza lavoro esterna dovrebbero mantenere più o meno invariate le loro condizioni di impiego ma i sindacati chiedono l’impegno di Liomatic a mantenere il perimetro occupazionale. Agli altri prospettati ridistribuzione e trasferimenti fra le filiali di Macerata, Pesaro ma anche Perugia e Arezzo. Sull’altro fronte caldo del lavoro in città, la vertenza Caterpillar, lunedì prossimo i sindacati riferiranno ai lavoratori in assemblea di quanto prospettatosi nel primo incontro dei giorni scorsi con i referenti di Imr Industries, il gruppo di Carate Brianza che ha in animo di rilevare lo stabilimento di via Roncaglia. Sul tavolo le condizioni del passaggio dei lavoratori in IMR e anche del loro periodo di formazione alle nuove mansioni.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico