La furia della cliente: «Basta, il metano è troppo caro». Addetto al distributore preso per il collo

L’ira della cliente: «Non va bene, il metano è troppo caro».Addetto al distributore preso per il collo
JESI  - Prima gli insulti e gli improperi, poi l’aggressione con la maglietta strappata e la presa per il collo. Vittima, un addetto della stazione di servizio...

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JESI  - Prima gli insulti e gli improperi, poi l’aggressione con la maglietta strappata e la presa per il collo. Vittima, un addetto della stazione di servizio MetàBarMetàNo di via Cartiere Vecchie, a Jesi. Protagonista, in negativo, una cliente di mezza età dell’impianto di rifornimento. Ne è uscita con una denuncia formalizzata dal dipendente ai carabinieri, intervenuti sul posto dopo la chiamata d’allarme inoltrata dai gestori della struttura. La violenza, prima verbale e poi fisica, è esplosa ieri mattina, attorno alle 10. 

 
Il racconto
«Si è presentata una nostra cliente abituale - racconta Stefania Belardinelli, gestrice della stazione di servizio - per rifornire la sua auto. Ha iniziato ad avere un atteggiamento arrogante perchè sosteneva che il prezzo del metano fosse troppo alto. Se l’è presa con il ragazzo addetto alle operazioni di rifornimento. Sei un “ebete”, “fannullone”, “il tuo padrone ti stipendia gratis” gli insulti lanciati dalla donna». A un certo punto la situazione sarebbe degenerata. Durante il rifornimento di carburante, la cliente avrebbe chiesto al dipendente - di 23 anni - la pulizia del vetro, sollecitato («fai veloce») dalla cliente. Il caso ha voluto che uno spiraglio del finestrino dell’auto della donna fosse rimasto aperto. E, dunque, un po’ d’acqua è entrata all’interno dell’abitacolo.

«Da lì non ci ha visto più - ancora le parole di Stefania Belardinelli - tanto che il ragazzo, stufo del trattamento a lui riservato, le ha detto di pulirsi da sola il vetro, che non intendeva proseguire più nel suo servizio. Così si è portato verso un altro veicolo. A quel punto, la cliente l’ha raggiunto lo ha preso per il collo e gli ha strappato la maglietta, una polo peraltro, molto più resistente delle normali t-shirt. Alla fine abbiamo dovuto chiamare i carabinieri». Sono arrivati alla stazione di servizio, hanno identificato i presenti e messo nero su bianco la denuncia sporta dall’addetto. «Tutto è iniziato - conclude Stefania - dal prezzo del metano, considerato alto. Ma non siamo noi a stabilirlo».

 

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Corriere Adriatico