Uccide la moglie a coltellate poi si taglia la gola: gravissimo

Uccide la moglie a coltellate poi si taglia la gola: gravissimo
JESI - “Chi è, Alvaro? Gli avrà fatto male il caldo”. I vicini del palazzo non si capacitano, pensano a un malore dovuto all’afa,...

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JESI - “Chi è, Alvaro? Gli avrà fatto male il caldo”. I vicini del palazzo non si capacitano, pensano a un malore dovuto all’afa, mentre l’ambulanza sgomma via in sirena imboccando via San Francesco verso l’ospedale, che Alvaro Bimbo, 87 anni, invalido di guerra e bancario in pensione, possa aver ucciso la moglie Rita Mazzarini, 82 anni, e poi si sia tagliato le vene per farla finita. Ma lo scenario più credibile, purtroppo, è proprio questo è a notte fonda l’anziano si trovava piantonato all’ospedale Carlo Urbani, in gravi condizioni, in attesa che il magistrato formalizzasse l’accusa di omicidio aggravato dal vincolo coniugale. I soccorritori del 118 l’hanno trovato immerso nella vasca da bagno, con ferite profonde.

 
 

La tragedia familiare si è consumata ieri sera all’ora di cena in un complesso immobiliare datato ma ancora elegante, con l’edera sui muretti e le palme in giardino. Poco dopo le otto di sera, uno dei figli della coppia, Carlo, era stato chiamato da una signora che aveva un appuntamento con gli anziani coniugi, ma non riusciva a entrare
nell’appartamento. Suonava, non le rispondevano. Il figlio, con un mazzo di chiavi di scorta, è entrato nell’appartamento al primo piano di via San Francesco, civico 95, e ha trovato la mamma Rita sul pavimento della sala da pranzo, in un lago di sangue, con diverse ferite da arma da taglio all’addome e in altre parti del corpo. Il figlio ha chiamato il padre Alvaro, ma l’anziano era nel bagno immerso nella vasca piena d’acqua.

Secondo la ricostruzione ritenuta più probabile dagli investigatori, l’uomo dopo aver ammazzato la moglie avrebbe tentato di uccidersi con lo stesso coltello da cucina. Quando sono arrivate le ambulanze del 118 e della Croce Verde di Jesi, lo hanno trovato ancora vivo con diversi tagli alle braccia e alla gola. Per la moglie Rita, invece, purtroppo non c’era nulla da fare: era morta per le ferite da arma da taglio, anche se i sanitari hanno riscontrato anche lesioni da corpo contundente, non si sa se provocate dal marito con un bastone o dovute all’urto contro mobili e pareti. 
I carabinieri del Norm, guidati dal comandante della compagnia di Jesi, capitano Simone Vergari, fino a notte inoltrata hanno svolto accertamenti e sentito possibili testimoni nel condominio, dove abitano anche altri bancari in pensione. Ma sembra che non ci siano, almeno secondo le prime indagini, scenari alternativi all’uxoricidio, seguito da un tentativo di suicidio.

Non si sa cosa possa aver trasformato in assassino, se davvero è così, un pensionato di 87 anni che nella via i vicini descrivono come un uomo tutt’altro che litigioso e violento. Alvaro Bimbo era rimasto invalido da ragazzino, durante la guerra. Giocava con un oggetto trovato in strada, non sapeva che era un ordigno: gli esplose addosso amputandogli una mano. Nonostante la menomazione, aveva lavorato a lungo come impiegato della Cassa di Risparmio. Anche la povera Rita Mazzarini è descritta dai vicini come una anziana tranquilla. “Non li ho mai sentiti litigare – racconta una vicina – spesso li vedevo uscire insieme. Ultimamente era stata ricoverata per
problemi di cuore”. Forse proprio la malattia della moglie può aver alterato l’equilibrio del pensionato, che ieri sera avrebbe perso il controllo accanendosi contro di lei.  


La povera donna è stata sopraffatta in cucina, raggiunta da diverse coltellate. Accanto al cadavere c’erano le sue pantofole, si preparava per la notte. Gli investigatori dell’Arma, dovranno cercare un movente, qualcosa che aiuti a capire il perché di tanto accanimento di un anziano contro una povera donna malata, la moglie che gli era stato accanto tutta una vita. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico