JESI - Ennesimo episodio di aggressione fisica e verbale, con tanto di minacce, ai sanitari del pronto soccorso dell’ospedale Carlo Urbani. E’ successo venerdì...
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Il ragazzo, in preda ai fumi dell’alcol, avrebbe insultato i medici e minacciato gli operatori sanitari, tentando di aggredirli con calci e pugni, finché dal pronto soccorso non hanno richiesto l’intervento della polizia a calmare l’esagitato.
«Solo all’arrivo delle forze dell’ordine siamo riusciti a contenerlo - dicono ancora i sanitari - ma certi comportamenti non sono più tollerabili. E’ impensabile che con il poco personale sanitario a disposizione e la gran mole di pazienti da seguire, gente che sta male e ha bisogno di terapie e cure, si debba perdere tempo dalle 20,30 alle 2 di notte dietro una persona che da in escandescenze per l’alcol, che sbraita e cerca di mettere le mani addosso a chi sta lavorando. Con grave rischio anche degli stessi pazienti che si trovano in attesa o in osservazione. Non possiamo spendere tempo e risorse che non abbiamo, oltre ovviamente al rischio personale. Basta – concludono i medici – ora il nostro livello di tolleranza è notevolmente abbassato e partiranno le denunce a chi si renderà responsabile di episodi come quelli di ieri». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico