Parcheggiato sulla barella per 15 ore in ospedale: «Ecco chi ringrazio»

Parcheggiato sulla barella per 15 ore in ospedale: «Ecco chi ringrazio»
JESI - Si reca al pronto soccorso sospettando di avere uno stiramento muscolare, invece i medici capiscono che si tratta di un’embolia polmonare e lo trattano con urgenza....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
JESI - Si reca al pronto soccorso sospettando di avere uno stiramento muscolare, invece i medici capiscono che si tratta di un’embolia polmonare e lo trattano con urgenza. Ha trascorso 15 ore su una barella, nel corridoio di un pronto soccorso intasato di pazienti e sotto pressione per il via vai di emergenze. Eppure, Pacifico Rinaldi 70 anni di Monte Roberto, guarda a quelle 15 ore che qualcuno definirebbe parcheggiato in barella come una sospensione in attesa di un posto letto, durante la quale medici, infermieri e operatori socio sanitari non lo hanno mai abbandonato, monitorandolo e salvandogli la vita. Il fatto è successo il 27 gennaio e dopo un ricovero di 10 giorni, appena dimesso Rinaldi ha voluto raccontare la sua storia «perché ho letto di casi tristi in cui i pazienti o i loro familiari lamentavano di essere stati abbandonati lungo il corridoio del Pronto soccorso dell’ospedale Carlo Urbani - spiega Rinaldi - anche io sono stato sistemato su una barella, ma soltanto perché non vi erano posti letto a disposizione. Cosa avrebbero potuto fare i medici, se gli spazi e i mezzi sono risicati per la gran massa di persone che arrivano in Pronto soccorso? Pensavo di avere uno stiramento...fin da subito al triage mi hanno preso in carico dicendomi che dovevo fare gli esami perché i sintomi non erano di un banale stiramento ma bensì di un’embolia polmonare in atto. Potevo morire.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico