Jesi, scoperti 30 metri cubi di rifiuti da demolizione abbandonati in un'area rurale

Jesi, scoperti 30 metri cubi di rifiuti da demolizione abbandonati in un'area rurale
JESI - Nei giorni scorsi i Carabinieri Forestali della Stazione CC Forestale di Jesi - San Marcello hanno deferito un cittadino residente a Falconara Marittima per il reato di...

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JESI - Nei giorni scorsi i Carabinieri Forestali della Stazione CC Forestale di Jesi - San Marcello hanno deferito un cittadino residente a Falconara Marittima per il reato di gestione illecita di rifiuti, ritenuto responsabile per aver abbandonato ingenti quantitativi di rifiuti speciali, derivanti da attività edile di demolizione, in area sottostante il viadotto a servizio della S.P. della Barchetta in comune di Jesi.


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In particolare i Carabinieri Forestali, dopo aver individuato grazie alla segnalazione di un cittadino, l'ingente quantitativo di rifiuti, costituito da circa 30 metri cubi di materiale da demolizione e cartongesso contenuto in sacchi di plastica, avevano avviato le attività investigative con appostamenti e classificazione dei rifiuti abbandonati, ricercando indizi che potessero ricondurre al responsabile.

L'esame accurato dei rifiuti ha consentito ai militari di individuare della corrispondenza indirizzata ad una ditta sita in comune di Falconara Marittima, località Castelferretti, presso i cui locali risultavano eseguiti dei lavori di demolizione e rimozione di cartongesso, perfettamente compatibili con i rifiuti rinvenuti in comune di Jesi. A conferma di quanto ipotizzato dai militari si accertava che nessun formulario di trasporto e smaltimento dei rifiuti generati dalla demolizione erano stati redatti dal produttore dei rifiuti, come peraltro previsto dalla normativa vigente.

Denunciato pertanto il responsabile legale della ditta, attualmente in liquidazione, per il reato di gestione illecita dei rifiuti mediante abbandono, il quale rischia le pene previste dal codice dell'ambiente per chi gestisce illecitamente rifiuti non pericolosi, in particolare l'arresto da tre mesi a un anno o l'ammenda da 2.600 euro a 26.000 euro.
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Corriere Adriatico