Jesi, musica alta e sonniferi per dormire, scatta il blitz: denunciati il deejay e la titolare del locale

Jesi, musica alta e sonniferi per dormire, scatta il blitz: denunciati il deejay e la titolare del locale
JESI - Una serata musicale che avrebbe dovuto regalare divertimento e svago in centro storico è stata invece interrotta bruscamente dall’arrivo della Polizia. Spenta...

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JESI - Una serata musicale che avrebbe dovuto regalare divertimento e svago in centro storico è stata invece interrotta bruscamente dall’arrivo della Polizia. Spenta la musica, denunciati la titolare e il dj. Un epilogo amaro quello di venerdì al “Margarita Cafè” di via Nazario Sauro, dove era in corso l’ultima di quattro serate musicali con Dj della stagione estiva. Una sorta di saluto alla bella stagione e ai clienti che hanno frequentato per tutta l’estate il locale. 

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Le segnalazioni

Ma poco prima delle 23 è intervenuta una volante del Commissariato, chiamata dai vicini che non riuscivano a dormire. Costretti, a loro dire, a dover assumere addirittura dei sonniferi per poter legittimamente riposare. «Erano le 22,16 - precisa Loredana Anderlucci, la titolare del locale - c’erano i clienti a tavola che stavano finendo l’apericena. La musica era contenuta, non più alta di quella che si sente negli altri locali del centro, nessuno ballava anche perché non ci sarebbe lo spazio fisico per farlo…». Gli agenti - coordinati dal vice questore Paolo Arena - al termine di una veloce attività investigativa hanno denunciato all’autorità giudiziaria in concorso sia la titolare (55 anni) che il dj (39enne jesino) per il reato di disturbo al riposo delle persone. Sarebbero infatti numerose le segnalazioni per musica ad alto volume pervenute nella sala operativa del Commissariato da parte di residenti, costretti a far uso di sonniferi per prendere sonno. I poliziotti già a circa 100 metri di distanza udivano la musica ad altissimo volume. Giunti sul posto, hanno verificato la presenza del deejay con mixer e casse per amplificare la musica. 

Lo sfogo

La titolare, diffidata ad abbassare repentinamente il volume, ha eseguito quanto chiesto. E successivamente, espletati gli opportuni accertamenti, sono scattate le denunce all’autorità giudiziaria. Il deejay, nonostante l’evidenza oggettiva dei riscontri, avrebbe stigmatizzato l’operato della pattuglia. «Sono perplessa – continua la Anderlucci – ho fatto in tutta l’estate quattro serate con inizio all’ora dell’aperitivo e la conclusione a mezzanotte, proprio perché volevo creare un accompagnamento musicale durante la cena e non prolungarla alle 2 come fanno altri locali, rischiando di dare fastidio ai vicini. Ora che alle 22,16 le persone non potessero dormire, di venerdì sera, tanto da dover chiamare la Polizia e creare problemi a un’attività nuova che in tutta l’estate ha organizzato solo quattro serate, beh mi sembra un accanimento assurdo». 

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Corriere Adriatico