JESI - Finalmente Santiago Loccioni, il 29enne jesino bloccato in Thailandia dal 20 giugno scorso quando era rimasto gravemente ferito in un infortunio, è tornato a...
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La sua sembrava una vera odissea, tra visti negati, voli rinviati, il Covid che ha impedito alla sua famiglia di raggiungerlo e la burocrazia che ha rallentato il rimpatrio. Ma dopo quattro voli annullati e la speranza dei genitori Ana e Marcello, che ha continuato a essere sempre forte, ieri pomeriggio il ragazzo è arrivato all’ospedale regionale di Torrette con un’ambulanza. «Ho dormito sempre, non mi sono reso conto del viaggio», ha detto Santiago ai genitori che lo attendevano a Torrette.
Partito nel tardo pomeriggio di venerdì da Bangkok in aereo, ieri in mattinata è atterrato ad Amsterdam. Poi il trasbordo su un altro aereo diretto a Roma-Fiumicino e qui, un’ambulanza lo ha atteso per riportarlo a casa, all’abbraccio dei suoi cari.
Ora Santiago, che in seguito a quel drammatico incidente era rimasto paralizzato, è stato preso in cura dall’equipe del reparto di Neurochirurgia dell’ospedale regionale di Torrette dove sarà sottoposto a tutti gli accertamenti necessari e alle terapie per scongiurare il rischio di una paralisi permanente. «Ringraziamo di cuore tutti quelli che ci hanno aiutato», dicono commossi i familiari, ancora increduli di poter riabbracciare il loro ragazzo dopo tanti ostacoli Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico