JESI - Un investimento da 4,7 milioni, da coprire facendo ricorso a un mutuo ventennale, per la gestione, la manutenzione e la riqualificazione dell’intera rete...
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Alla JesiServizi il Comune trasferirà un canone annuo di 854mila euro, corrispondente alla cifra attualmente e abitualmente spesa ogni dodici mesi per i consumi di energia elettrica e gli interventi di manutenzione. Un conto complessivo da oltre 17 milioni di euro in vent’anni, nel quadro del quale ricavare anche le risorse necessarie alla progressiva sostituzione degli attuali punti luce con lampade al led che «garantiranno una migliore visibilità assicurando - spiega piazza Indipendenza - un significativo risparmio energetico e, di conseguenza, economico».
L’idea è che fra ribassi d’appalto, economie di scala e risparmi legati a tecnologie moderne e a basso consumo, con la stessa somma spesa attualmente si riesca, su più anni, a sostenere l’investimento per la riqualificazione. Nell’impianto originario, il progetto per la nuova illuminazione pubblica avrebbe dovuto rappresentare anche un primo passo verso la “smart city”, comprendendo anche investimenti su wi-fi, semafori intelligenti, videosorveglianza. Ma, per ora, almeno gli aspetti relativi alla introduzione della fibra ottica e delle tecnologie che avrebbero dovuto rendere Jesi una città “intelligente” ad alta innovazione, sembrano destinati ad aspettare.
«Per massimizzare i risparmi energetici e ottenere standard qualitativi ottimali - ha stabilito la Giunta - sono stati ritenuti prioritari l’implementazione di aggiuntivi interventi di ottimizzazione degli impianti, di riqualificazione energetica, di sicurezza elettrica e di adeguamento normativo e ai criteri minimi ambientali, in luogo della originaria previsione della realizzazione della fibra ottica per 500mila euro, di cui è stato comunque predisposto il progetto definitivo ed esecutivo».
Si partirà dai primi cinque stralci: quattro relativi ad altrettante aree della città, dal centro alla zona produttiva (per circa 4,5 milioni), e un quinto relativo a una manutenzione straordinaria, per poco meno di 150mila euro, ritenuta «indispensabile al completamento dei lavori di riqualificazione complessivi». Il ragionamento seguito: «dai maggiori risparmi energetici conseguibili e dalle economie verificatesi in sede di lavori» potranno derivare le risorse da reinvestire anche nell’installazione, in un secondo tempo, della fibra ottica. Relativamente alla videosorveglianza, resta l’intenzione di provvedere con questo progetto a una sua implementazione, installandola almeno sui principali accessi stradali al centro urbano. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico