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JESI - Due soli malati Covid ancora ricoverati poi la situazione all’ospedale “Carlo Urbani” di Jesi potrà dirsi tornata alla normalità dopo l’emergenza pandemica dei mesi scorsi che ha costretto il nosocomio jesino a una totale riorganizzazione interna per assistere anche più di 100 pazienti contagiati. Reparti accorpati, posti letto dimezzati, personale medico e infermieristico trasferito dalle Unità operative ordinarie a reparti riconvertiti in Coviderie per fronteggiare l’ondata di pazienti positivi al virus.
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Attualmente sono solo due i pazienti Covid ancora ricoverati in terapia intensiva: si tratta di un uomo, le cui condizioni fisiche sono tutto sommato buone e di cui si attende la negativizzazione prima di trasferirlo in Cardiologia come paziente ordinario, per monitorare le problematiche cardiache.
Era incinta all’ottavo mese. Date le sue condizioni critiche per via del Covid cui è risultata positiva, si è proceduto a far nascere il bimbo prematuro con un parto cesareo. Il bimbo sta bene, due chili e mezzo, in buona salute. E’ ancora ricoverato in via precauzionale, essendo nato prematuro, nel reparto di Terapia intensiva neonatale. Nessun pericolo per lui, fortunatamente. Mentre le condizioni della madre sono purtroppo molto gravi: è stata intubata subito al suo arrivo in Terapia intensiva. E’ stato necessario utilizzare il casco per la respirazione artificiale.
La sua situazione preoccupa molto. Non ha potuto vedere il momento della nascita della sua creatura, né prenderla in braccio, poiché era intubata e il parto è stato eseguito d’urgenza essendo a rischio la vita di entrambi. Ora questa mamma lotta nel reparto di Rianimazione. E’ il caso più grave di donne in dolce attesa colpite dal Covid – nonostante la signora non avesse patologie pregresse – che si registra all’ospedale Carlo Urbani dove già da qualche giorno si stava assistendo a una progressiva riduzione dei ricoveri di pazienti Covid e a un ripristino della normale attività clinica.
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