JESI - Due soli malati Covid ancora ricoverati poi la situazione all’ospedale “Carlo Urbani” di Jesi potrà dirsi tornata alla normalità dopo l’emergenza pandemica dei mesi scorsi che ha costretto il nosocomio jesino a una totale riorganizzazione interna per assistere anche più di 100 pazienti contagiati. Reparti accorpati, posti letto dimezzati, personale medico e infermieristico trasferito dalle Unità operative ordinarie a reparti riconvertiti in Coviderie per fronteggiare l’ondata di pazienti positivi al virus.
LEGGI ANCHE:
Attualmente sono solo due i pazienti Covid ancora ricoverati in terapia intensiva: si tratta di un uomo, le cui condizioni fisiche sono tutto sommato buone e di cui si attende la negativizzazione prima di trasferirlo in Cardiologia come paziente ordinario, per monitorare le problematiche cardiache. L’altra paziente è una giovane mamma di origine marocchina, 33 anni, residente in un paesino della Vallesina che mercoledì è arrivata al Pronto soccorso con le sintomatologie della polmonite bilaterale acuta.
Era incinta all’ottavo mese.
La sua situazione preoccupa molto. Non ha potuto vedere il momento della nascita della sua creatura, né prenderla in braccio, poiché era intubata e il parto è stato eseguito d’urgenza essendo a rischio la vita di entrambi. Ora questa mamma lotta nel reparto di Rianimazione. E’ il caso più grave di donne in dolce attesa colpite dal Covid – nonostante la signora non avesse patologie pregresse – che si registra all’ospedale Carlo Urbani dove già da qualche giorno si stava assistendo a una progressiva riduzione dei ricoveri di pazienti Covid e a un ripristino della normale attività clinica.