Morta in casa, slittano i funerali Manca il nullaosta della procura

Morta in casa, slittano i funerali Manca il nullaosta della procura
JESI - Slitta il funerale di Rita Mazzarini, la pensionata di 82 anni trovata senza vita nel suo appartamento in via San Francesco 95, sabato scorso verso l’ora di cena. La...

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JESI - Slitta il funerale di Rita Mazzarini, la pensionata di 82 anni trovata senza vita nel suo appartamento in via San Francesco 95, sabato scorso verso l’ora di cena. La cerimonia era stata fissata per oggi alle 16, presso la chiesa di San Francesco d’Assisi, ma ieri sera è arrivata la notizia del rinvio di 24 ore, a causa del mancato nullaosta della Procura per procedere alla sepoltura: dovrebbe essere concesso dall’autorità giudiziaria in queste ore. 

I funerali, dunque, dovrebbero essere domani: si partirà alle 15,30 dalla Casa del Commiato di Bondoni, in via dell’Industria, dove è stata allestita la camera ardente, per arrivare fino alla chiesa di San Francesco d’Assisi dove la cerimonia funebre sarà celebrata alle 16. Sulle circostanze che hanno portato al decesso della donna, cardiopatica, inizialmente si era creato un giallo, sciolto poi, parzialmente, col passare delle ore e con l’esito degli accertamenti anatomopatologici condotti presso l’Istituto di medicina legale di Torrette domenica mattina.

 

L’autopsia condotta da Mauro Pesaresi, secondo indiscrezioni, avrebbe attribuito il decesso a un malore cardiaco che avrebbe colpito l’anziana mentre si trovava in sala: la dona sarebbe stramazzata sul pavimento, battendo violentemente la testa a terra. Resta da chiarire cosa abbia causato il malore fatale e su questo punto stanno lavorando, nel più stretto riserbo, gli investigatori dell’Arma del comando di Jesi, incaricato delle indagini.

Intanto, restano stazionarie nella loro gravità le condizioni di Alvaro Bimbo, 87 anni, marito di Rita Mazzarini: la stessa sera del decesso della moglie ha tentato di togliersi la vita ingerendo una massiccia dose di farmaci e tagliandosi le vene nella vasca da bagno. L’uomo, invalido di guerra ed ex bancario in pensione, si trova ancora ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Carlo Urbani di Jesi. Si tratterebbe di una prognosi cautelativa, non tanto per i tagli che si è procurato alle braccia e ai polsi che tuttavia gli hanno causato un’abbondante perdita di sangue, ma piuttosto per i farmaci ingeriti. È stato salvato in extremis dai carabinieri che, entrati nell’appartamento insieme al figlio, lo avevano trovato immerso nella vasca. L’anziano è ancora monitorato dai medici, ma dovrebbe essere fuori pericolo.
I dubbi

Cosa lo abbia spinto a un gesto tanto estremo resta un mistero. Tre i dubbi da sciogliere: se Bimbo abbia tentato di togliersi la vita per il rimorso, dopo aver scoperto il corpo della moglie esanime a terra (avevano litigato? Non ha fatto in tempo a soccorrerla? Si è accorto tardi del malore?); se lo abbia fatto per non vivere senza di lei o per una forma di depressione che nelle ultime settimane lo attanagliava anche a causa delle condizioni di salute sue e della sua Rita. Forse, sarà proprio lui, Alvaro, quando si riprenderà a rispondere a quegli interrogativi a dare spiegazioni alla sua famiglia e agli inquirenti, che stanno cercando di dare un senso a questa storia. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico