Studente-piromane ​con le ore contate

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JESI - Si stringe il cerchio attorno allo studente-piromane che sabato mattina ha seminato il panico all'Istituto d'Istruzione superiore Iis Galilei di viale del Lavoro,...

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JESI - Si stringe il cerchio attorno allo studente-piromane che sabato mattina ha seminato il panico all'Istituto d'Istruzione superiore Iis Galilei di viale del Lavoro, costringendo a una tempestiva evacuazione degli studenti






I carabinieri della Compagnia di Jesi, incaricati delle indagini, hanno sentito testimoni e condotto i rilievi del caso. Grazie al tempestivo intervento delle squadre dei vigili del fuoco di Ancona i danni sono stati limitati e la palazzina è stata solo interessata dal fumo. Nessuna conseguenza per gli studenti, fatti uscire in giardino.

La relazione tecnica dei pompieri ha accertato che si tratta senza ombra di dubbio di incendio doloso: è stato avvolto un candelotto di fumogeno (simile a quelli utilizzati negli stadi) nella carta igienica prelevata dai bagni. Poi, è stato piazzato su un mobile in legno nel ripostiglio dove i collaboratori scolastici ripongono i prodotti per le pulizie.

Il candelotto, esplodendo, ha prodotto fumo arancio e poi un incendio che ha interessato il mobile, una parete di legno del ripostiglio e alcuni suppellettili. Il fumo arancio si è mescolato col fumo nero dei materiali che bruciavano. La fuliggine e il fumo hanno avvolto ben presto il bagno del terzo piano della palazzina B e i corridoi. Uno studente, che era andato in bagno accompagnato da una collaboratrice Ata, è stato investito dal fumo e lo ha respirato, ma per fortuna sta bene. Ha avuto solo un lieve senso di malessere. Ha dato l'allarme, consentendo a tutti i compagni di lasciare l'edificio. Era lo studente irrequieto che due anni fa era stato accusato di aver girato i filmini nello spogliatoio delle ragazze: mortificato di trovarcisi sempre quando accadono cose spiacevoli, oggi invece è un po' l'eroe del giorno. I danni sono limitati, come detto, ma qualcuno poteva farsi male davvero.

"Sono preoccupato per questo gesto - commenta amareggiato il dirigente scolastico Floriano Tittarelli - spero che i carabinieri riescano presto a rintracciare il responsabile o i responsabili che hanno messo a repentaglio l'incolumità di tutti. E spero che sia stata una bravata sfuggita di mano al suo stesso autore, perché mi sconvolge pensare che qualcuno abbia appiccato le fiamme in bagno consapevole che avrebbe potuto fare del male".


Le indagini dei militari della Compagnia di Jesi si stanno concentrando su una pista ben precisa. Sono stati sentiti testimoni e acquisita la pianta della scuola con l'ubicazione delle classi e dei laboratori. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico